La tesi del Tribunale dei ministri che la scagiona dalle decisioni prese sul caso Almasri ha fatto arrabbiare molto la premier, che si è sentita offesa. Cosa succede ora
BOLOGNA – “Non sono Alice nel Paese delle Meraviglie“. La decisione del tribunale dei ministri per il caso Almasri ha fatto infuriare, e non poco, Giorgia Meloni. I giudici hanno deciso di archiviare la sua posizione e chiedere invece l’autorizzazione per procedere nei confronti di Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Questo, però, ha fatto arrabbiare la premier, come si capisce dalle parole dell’intervista che ha rilasciato a La Stampa: “Sono il capo del governo. Non mi aspettavo che si potesse dire che i miei ministri governano a mia insaputa“. Una tesi offensiva, quella che altri prendano decisioni al posto suo. Nordio e Piantedosi, insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano, avrebbero deciso in autonomia di mettere Almasri su un jet della presidenza del Consiglio per rispedirlo in Libia.
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