Dal 18 al 24 agosto, nella scenografica Villa Margherita di Trapani, va in scena il Trapani Film Festival, giunto alla sua terza edizione. Nato da un’intuizione di Francesco Torre e Michael C. Allen, oggi diretto da Lele Vannoli, il festival porta nella città siciliana il grande cinema italiano, con pellicole mai proiettate prima in loco e ospiti d’eccezione come Pif, Giovanni Esposito, Ninni Bruschetta e Simona Cavallari. Un evento pensato per il territorio, con le prime tre giornate a ingresso gratuito.

Lele, cosa significa oggi dirigere un festival “di prossimità” come quello di Trapani?
La scelta di dirigere il festival di Trapani è avvenuta con una certa naturalezza. Vivendo nel territorio da un po’ di anni mi sono reso conto che, per motivi commerciali, arrivano solo determinati tipi di film. Con questo festival, invece, vorrei dare la possibilità alla gente del posto di vedere pellicole indipendenti che hanno una fruizione più difficile
Quanto conta il legame con il territorio nella costruzione del programma e nella scelta degli ospiti?
Vorrei fare una premessa prima di rispondere a questa domanda: quando mi è stata offerta la direzione artistica, le date e le giornate del festival erano già state scelte. Per cui fare la programmazione e la scelta degli ospiti non è stato semplice, perché ad agosto gli artisti o sono in ferie o stanno portando avanti progetti personali. Quindi per questo primo anno ho deciso di coinvolgere gli amici che come me amano questo territorio, come Simona Cavallari – che per anni ha girato in Sicilia -, Stefano Lorenzi, che ha scelto proprio Trapani come set per il film “Afrodite” e Antonio di Martino.

Il festival propone titoli mai visti prima a Trapani. È anche un atto di restituzione culturale al pubblico siciliano?
Sì, ho fatto la scelta di portare sul territorio alcuni film che qui non arrivano, proprio per avvicinare il pubblico trapanese a un cinema meno commerciale.
Come viene promossa la partecipazione dei giovani e dei nuovi talenti?
Per coinvolgere i giovani ci siamo avvicinati al mondo dei comics che sul territorio trapanese è già una realtà. Abbiamo, quindi, scelto il film Prophecy – tratto dall’ononimo manga di Tetsuya Tsutsui – diretto dal regista Jacopo Rondinelli. Uno degli interpreti Ninni Bruschetta sarà anche presente con noi in Arena
I corti in concorso saranno votati dal pubblico: è un modo per rendere la comunità parte attiva del festival?
Permettere al pubblico di vedere e votare il corto che più gli è piaciuto ci è sembrato il modo più diretto per coinvolgere la comunità.

Cosa significa per te, da attore e ora direttore artistico, contribuire alla costruzione di una “nuova scuola italiana” del cinema?
Più di contribuire alla costruzione di una nuova scuola italiana, nel mio piccolo cerco di mettere a disposizione del pubblico il mio bagaglio da attore e la mia esperienza da direttore artistico di locali musicali.
Il festival è prodotto da 3 Points Productions SRLS, realizzato con il patrocinio del Comune di Trapani, in partenariato con la CNA di Trapani, HF4 Comunicazione, e Funweek come media partner, in collaborazione con l’Ente Luglio Musicale Trapanese, l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche – Corso di Studi in Turismo, Territori e Imprese, il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, Airgest – Aeroporto di Trapani, e Artisti 7607.