Piglio, Scarfagna: “Il Sindaco e l’Ufficio tecnico si arrampicano sugli specchi, mostrando una “compiacente complicità””
Lo scorso ottobre a Piglio, con grande sdegno della cittadinanza, venne rimossa dopo 42 anni, la statua raffigurante San Francesco a grandezza umana ed il suo basamento, posta dinnanzi la chiesa del Convento di San Giovanni, il tutto senza alcun cartello d’inizio lavori e senza alcuna misura di sicurezza considerando l’utilizzo di mezzi meccanici. (come indicato nella foto). Sembra che né il Sindaco né l’ufficio tecnico comunale, fossero a conoscenza di tale intervento, e la cosa che destò maggior scalpore, è che comunque non intervenne nessuno nel rispetto della legge. Dalla comunità Nuovi Orizzonti, che attuò tale rimozione e demolizione del basamento, necessari a loro dire per il compimento dei lavori all’interno dell’ex convento, intervenne l’ing. Giuseppe Rota che rispose all’articolo con stupore all’articolo (https://www.ilgiornaledellazio.it/2024/10/11/dopo-42-anni-rimossa-la-statua-di-san-francesco-dassisi/) via social dicendo: “…..sarebbe bastato suonare al campanello della comunità Nuovi Orizzonti, chiedendo del responsabile, o domandare al parroco Don Raffaele e si sarebbe stati informati che statua e basamento venivano solo temporaneamente rimossi, al fine di iniziare le predisposizioni per prossimi lavori necessari per il convento….”. Notando tanta disponibilità, abbiamo chiesto allo stesso ing. Se fossero state presentate le dovute richieste per attuare questo lavoro di demolizione e rimozione, ma l’ing. non ha mai risposto, quindi accogliendo il suo invito abbiamo suonato al campanello della Comunità, ma il campanello suonava in vano. Contattato telefonicamente venne raggiunto il referente del sito pigliese, che dichiarò di non sapere nulla riguardo alle domande depositate in Comune per tali lavori, ma che comunque sapeva che nei mesi precedenti c’erano stati degli incontri presso l’ufficio tecnico del Comune, tra il Sindaco Mario Felli, il tecnico comunale, il parroco ed un rappresentate della comunità, per attuare questi lavori. Tutto ciò desto molta perplessità: perché il Sindaco e l’ufficio tecnico, hanno detto di non sapere nulla riguardo a tali lavori, quando invece c’erano stati degli incontri? Perché non sono intervenuti per l’assenza della domanda dei lavori? Agli inizi di dicembre il consigliere di minoranza del gruppo “Oltre” Cristian Scarfagna , presentò una regolare interrogazione sul caso, rivolta al Sindaco Mario Felli ed all’Ufficio Tecnico, chiedendo la documentazione che attestasse l’avvio dei lavori di demolizione e rimozione avvenuti e chiedendo inoltre i chiarimenti del loro disinteresse. “Nei giorni scorsi è giunta la risposta alla mia interrogazione –commenta il consigliere Cristian Scarfagna- che dà purtroppo conferma che in questo paese non esistono le regole, o meglio il Comune l’Ente Istituzionale che dovrebbe tutelare la propria comunità le attua a sua discrezione personale e questo è davvero triste. Nella risposta alla mia interrogazione il Sindaco e l’Ufficio Tecnico mi rispondono chiaramente: “”………..In merito alla statua raffigurante San Francesco con relativo basamento non viene menzionata nessuna richiesta protocollata all’Ente, né tantomeno si fa accenno alla sua rimozione””. Quindi dal Comune di Piglio vi è la conferma, che per tali lavori non è stata fatta nessuna richiesta. Il messaggio che passa è che a Piglio, chiunque si sveglia la mattina con un martello pneumatico può rompe un basamento di cemento e rimuovere una statua religiosa senza che nessuno intervenga!!!!! Cose da pazzi che solo in questo Comune possono essere permesse, grazie ad un’amministrazione ed al Sindaco Mario Felli indifferenti su tutto. Il seguito della risposta è ancora più grave, -continua Scarfagna- il Sindaco e l’Ufficio Tecnico tentano di giustificarsi dicendo: “”Tra l’altro all’interno del Testo Unico Edilizia DPR 380/2001 non si rinviene alcun articolo che disciplini l’installazione e/o rimozione delle statue che appunto non rilevano da un punto di vista urbanistico edilizio . Tra l’altro , se dovessimo considerare la rimozione della statua con il relativo basamento “abuso edilizio” allora dovremo considerare a maggior ragione “abuso edilizio” la posa in opera della statua , con il basamento avvenuta senza il relativo titolo abilitativo””. Io penso davvero che qui con questa “super Cazzola” , l’amministrazione Felli abbia toccato il fondo. In base a ciò che si legge, sottoscritto dal Sindaco Mario Felli, allora tutte le icone religiose la Madonnina posta accanto all’asilo, la statua di Giovanni Paolo II e le varie icone ed edicole, sono tutte abusive e devono essere rimosse, ed il Sindaco Felli dovrebbe denunciare per abuso edilizio l’allora Sindaco Nazzareno Ricci, ed anche l’ex Sindaco Tommaso Cittadini. Ed ecco arrivare la chicca, dopo aver confermato di non sapere nulla della rimozione della statua e basamento, dopo essersene fregati d’intervenire sull’operazione, dopo essersi giustificati dicendo che l’opera era abusiva mi scrivono: “…Comunque per sua tranquillità anticipo che terminati i lavori, la predetta statua verrà nuovamente collocata nel piazzale antistante la chiesa””. Un ulteriore conferma che attesta la “compiacente complicità”, dice di non sapere nulla, però conferma che la statua finiti i lavori, verrà riposizionata. E’ un discorso molto chiaro, il vero abuso edilizio sta nel fatto che non esiste nessuna richiesta di lavori di demolizione del manufatto, operazione avvenuta alla luce del sole senza nessun requisito secondo la normativa edile, il Sindaco e l’ufficio tecnico dicono di non sapere nulla, ma neanche intervengono quando vengono allertati, poi si viene a sapere che in realtà nei mesi precedenti c’erano stati degli incontri, e supponiamo nel classico stile superficiale del Sindaco Mario Felli, per velocizzare i tempi di aver dato il suo placet senza alcuna documentazione. Quindi se questo tipo di lavoro fosse stata opera di un qualunque cittadino pigliese, sarebbe stato sanzionato se non deteneva i consensi dell’ufficio tecnico, qui invece basta il “ si si lo facciamo, ci penso io…”. Ma veramente il Sindaco ed il tecnico comunale pensano di prendersi gioco dei cittadini di Piglio in questo modo??? L’ennesima conferma che Piglio è gestito da un’amministrazione fallimentare, che non merita assolutamente di rappresentare questo paese. La vicenda di certo non si chiuderà qui, andremo a suonare ad altri “campanelli” !!!!”