Home ROMA,RIETI,FROSINONE,LATINA,VITERBO Il turismo è come l’isola di Peter Pan: non esiste!!!

Il turismo è come l’isola di Peter Pan: non esiste!!!

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Piglio, Amarezza e sconforto, il paese è nel totale degrado una copia dei 10 anni trascorsi, senza alcuna pianificazione

Le parole in campagna elettorale dell’attuale delegato al turismo il consigliere Marco Mazzucchi (a dx nella foto), facevano ben sperare in un rilancio turistico del paese, o perlomeno vedere input importanti che potessero far ben sperare, e invece l’ inesorabile silenzio.  “Parlare di turismo a Piglio –commentano alcuni commercianti locali- è come parlare dell’isola di Peter Pan, non esiste!!. Dopo 10 anni di amministrazione fallimentare che ha affondato ogni aspetto di crescita territoriale, compreso il turismo, è difficile sperare in un risveglio di questo paese. Piglio è un piccolo centro, la cui vocazione agricola, e turistica indicano la strada da percorrere per il suo rilancio, la stessa, che paesi limitrofi stanno percorrendo con ottimi risultati. Purtroppo il Sindaco Mario Felli(a sx nella foto) e la sua amministrazione, continuano ad infierire su questo territorio che hanno già abbondantemente martoriato in questi 10 anni di disinteresse”. Piglio è un piccolo borgo e come tale è sinonimo  di turismo sostenibile, in quanto è una realtà fragile, sostenuta da un equilibrio precario composto da bellezze naturali, patrimoni storico-culturali ma soprattutto tradizioni, arti e saperi che devono essere valorizzati e tutelati. Da qui la necessità di uno sviluppo turistico che non può essere altro se non sostenibile per l’economia, l’ambiente e la comunità locale. Da pochi mesi è nata la Pro-Loco, che deve trovare fisiologicamente la sua mission, ed alla quale non si possono dare colpe, trovandosi a lavorare in mezzo alle macerie. “Il modus operandi è sempre lo stesso –continuano i commercianti- si fanno grandi annunci, convegni che parlano di albergo diffuso per rilanciare il turismo, ma fanno finta di non vedere lo stato di abbandono in cui versa il centro storico, con una vegetazione selvatica in continua espansione, la struttura incompleta delle case ater divenuta una discarica a cielo aperto, una segnaletica turistica totalmente assente.  Si parla di turismo dove mancano le basi per creare turismo: accoglienza, promozione, sicurezza stradale, servizi e pulizia in quest’ultimo caso, questo paese assomiglia sempre più ad un villaggio della foresta amazzonica, dove sterpaglie e piante selvatiche crescono ovunque”.   “Un altro protagonista di questo fallimento è la Strada del Cesanese –fanno eco alcuni cittadini- la cui presenza su questo territorio doveva rappresentare motivo di crescita turistica e promozionale, ad oggi è solo l’ennesimo carrozzone disastroso, che i rari finanziamenti regionali che ottiene, sono rivolti a degustazione di vini sempre nelle stesse aziende-agritustiche del posto e niente di più, eppure conoscono bene la campagna pigliese, con una viabilità disastrosa magari potrebbero intervenire su questa, rendendo un servizio importante alla comunità. A pochi giorni dall’inizio dell’Anno Giubilare, che dalle analisi porterà a Roma oltre 30 milioni di pellegrini (potenziali turisti), Piglio che logisticamente gode della vicinanza alla capitale, non ha un piano strategico di promozione turistica. Il Cammino di san Giovanni Paolo II che il Sindaco Felli esalta a “chiacchiere” è nel totale abbandono, come la cartellonistica ad esso legata (https://www.ilgiornaledellazio.it/2024/10/22/nessun-tipo-di-promozione-e-cura-nel-luogo-tanto-caro-al-romano-pontefice/)  come il tratto di pista ciclabile, come le varie aree di pic nic, inoltre non ci sono eventi di spessore che possono richiamare l’attenzione di visitatori e turisti, un fallimento questo che è stato crescente negli anni. Viene da ridere a pensare che qualche anno fa il Sindaco Felli e la Strada del Cesanese volevano affidare ad un’associazione di templari il turismo pigliese, ma sono spariti, oppure alla strada del Cesanese che doveva creare un ufficio turistico quale riferimento di tutte le associazioni presenti , dando vita a manifestazioni;  e ancora il fallimento del “San Lorenzo Wine Festival” messo nel cestino anche quello. Finchè ci sarà questa situazione, finchè quest’Amministrazione non attuerà  gli interventi basilari (pulizia, viabilità, sicurezza, accessibilità)  che ridiano dignità e di conseguenza immagine a questo paese, non ci sarà turismo e si affonderà sempre di più nell’oblio più totale”.