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Gaza, Assotutela alla Jalsa Salana: da Roma in UK all’insegna di pace e dialogo con Islam

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Si è appena concluso a Londra Jalsa Salana 2025, uno dei più grandi raduni islamici internazionali, organizzato dalla comunità Ahmadiyya del Regno Unito, che ha riunito oltre 60mila partecipanti provenienti da più di 180 nazioni. Un evento all’insegna della pace, della fratellanza e del confronto culturale, alla presenza del Califfo Hazrat Mirza Masroor Ahmad, guida spirituale della comunità, che ha tenuto un discorso accorato incentrato sulla necessità di abbattere i muri dell’intolleranza”. Così, in una nota stampa il presidente della associazione Assotutela, Michel Emi Maritato, presente nella delegazione, selezionata per rappresentare l’Italia dall’Imam Tariq Ataul Wasih. “È stato un piacere e un onore essere nel gruppo che si è recato a questa splendida manifestazione a Londra, insieme alla consigliera comunale Rachele Mussolini, e ad altri rappresentanti del mondo dell’informazione e della cultura, tra cui la giornalista Emanuela Maria Maritato, la delegata Antonella Picariello, il giornalista Giovanni De Negri e il delegato Edoardo Vicere. Momento centrale della visita – ha continuato Maritato – è stato l’incontro ufficiale con il Califfo, culminato con la foto di rito e un breve colloquio cordiale nel quale i rappresentanti italiani hanno portato i saluti istituzionali di Roma e l’auspicio di un rafforzamento del dialogo interreligioso e interculturale tra le comunità. Al califfo, inoltre, ho avuto modo di raccontare le azioni di solidarietà e la possibilità di corridoi umanitari a favore del popolo di Gaza, in sinergia con l’imam Tariq, e ho rinnovato l’invito al califfo a venire a Roma per implementare i nostri canali di pace e fratellanza. Parole di dialogo e solidarietà anche nel mio successivo incontro con Khan karim, procuratore capo della Corte Penale Internazionale”

Il presidente Maritato, visibilmente emozionato, ha infine spiegato: “In un’epoca segnata da divisioni, paure e ignoranza, la nostra presenza qui rappresenta un atto simbolico ma concreto di fratellanza e rispetto. Combattere l’islamofobia significa pontificare la pace attraverso la cultura, ed è dovere morale e civile di ogni rappresentante istituzionale farsi portatore di questo messaggio. Anche la consigliera Mussolini ha voluto esprimere la sua gratitudine per l’accoglienza ricevuta, sottolineando l’importanza di occasioni come queste per costruire un mondo più giusto, inclusivo e consapevole delle sue diversità”. Maritato quindi ha concluso: “Jalsa Salana si conferma così non solo un evento religioso di portata mondiale, ma anche un’importante piattaforma per l’incontro tra popoli, culture e religioni, in nome della pace e della convivenza. Un messaggio che dalla campagna inglese di Winchester ha risuonato forte fino a Roma, dove già si lavora per intensificare le iniziative congiunte”.

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