Milano, 8 Giugno 2025 – Ieri pomeriggio, presso l’Hotel Cavalieri di piazza Missori a Milano, Fratelli d’Italia, ha organizzato e promosso il convegno “IA: Alleata o minaccia per le imprese?”. I primi a prendere la parola sono state le numerosissime Autorità presenti, tra cui: Il Senatore Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, l’On. Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, l’On. Carlo Fidanza, Capodelegazione Fdi al Parlamento Europeo, l’On. Marco Osnato, Presidente Commissione Finanze alla Camera, l’On. Giovanni Crosetto, Europarlamentare, l’On. Riccardo De Corato, ex vice Sindaco dal 1997 al 2011 della città di Milano, l’On. Andrea Mascaretti, Presidente Intergruppo Parlamentare Space Economy e Simone Orlandi, coordinatore Fdi di Milano città. Successivamente sono intervenuti: Il Prof. Domenico Bellobuono, docente Università di Napoli, gli Avvocati Fabrizio e Andrea Bracco, la dottoressa Shalini Kurapati, co-fondatrice e Ceo di Clearbox AI e Franco Lucente, Assessore ai trasporti di Regione Lombardia. «Ieri a Milano abbiamo parlato di intelligenza artificiale: Alleata o minaccia per le imprese? La verità è che l’intelligenza artificiale non è né buona né cattiva. È neutra. A fare la differenza è come la sviluppiamo e come la utilizziamo. Se lasciamo indietro le piccole imprese, rischiamo un’economia sbilanciata e poco resiliente. Ma se costruiamo ponti tra grandi e piccoli, l’AI diventa un’occasione concreta per innovare, attrarre talenti e crescere insieme. Servono strumenti scalabili, regole semplici e una visione condivisa. L’innovazione non è una corsa solitaria: è un gioco di squadra», ha dichiarato il Sottosegretario Alessio Butti. Moderatore dell’intero pomeriggio è stato l’Avv. Riccardo Truppo capogruppo di FdI in Comune a Milano, il quale ha dichiarato: «L’economia e il futuro delle imprese italiane dalle piccole, passando per le medie, fino alle grandi realtà dovrà necessariamente comprendere e fare propria la portata della rivoluzione digitale dell’intelligenza artificiale. Bisogna rendersi conto che non si tratta di una scelta, ma di una necessità per evitare di finire fuori mercato velocemente, oltre che per svilupparne potenzialità che possano rendere maggiormente competitivi fino ad accrescere in termini di ricchezza il proprio bilancio con ricadute positive sul sociale. Per questo riteniamo che nella città culla dell’economia italiana ed europea sia necessario aprire il dibattito ed aprirsi al confronto tra gli attori protagonisti di queste sfide».
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