“E’ stato un grande risultato frutto del lavoro di una squadra di tante persone”, commenta così con i cronisti
RAVENNA – Alessandro Barattoni è il nuovo sindaco di Ravenna. L’ufficialità arriverà ovviamente a fine scrutinio, ma l’attuale 58% non lascia spazio a dubbi. E nel comitato elettorale di via Antica Zecca già si festeggia. E sono già arrivate le congratulazioni, a partire da quelle del presidente della Regione, e suo predecessore a Palazzo Merlato, Michele de Pascale. “E’ stato un grande risultato frutto del lavoro di una squadra di tante persone“, commenta il risultato con i cronisti il neo primo cittadino.
“Non mi sono sentito solo neanche un minuto”, aggiunge, e il programma “ambisce a governare Ravenna per i prossimi 10 anni, a trasformarla e cambiarla. E ci impegniamo fin da subito”. Oggi però si festeggia, precisa a chi gli chiede della giunta, segnalando come “aspetto negativo” il dato dell’affluenza, sotto il 50%. “Mi impegno da domani per cercare di recuperare una per una tutte le persone che hanno perso fiducia nella politica”, promette, mettendo in fila una prima serie di tematiche. A partire dall’alluvione: “E’ un ricordo ma abbiamo lavorato in questi mesi per parlarne, servono più prevenzione e opere straordinarie”. E occorre “tenere alta l’attenzione per essere più pronti rispetto al 2023”. C’è poi il tema fondamentale delle infrastrutture, con la necessità di convocare al più presto una rounione dei sindaci della Romagna sull’Alta velocità. Ma anche per il secondo bypass sul canale Candiano occorre “partire in fretta e velocemente”. Tornando al risultato delle urne, in corso di verifica, in una competizione a sette è sempre “difficile fare pronostici”, anche se il tema vero era uello del ballottaggio. Ampliamente scongiurato e “sono sodisfatto”, ribadisce ringraziando gli avversari. “Su tanti temi- garantisce- cercherò convergenze per unire il Consiglio comunale e fare battaglie della città verso un livello istituzionale superiore”. Il “suo” Pd si piazza intorno al 40%, ha fatto “una lista molto forte”, sottolinea, e il gruppo dirigente ha trovato voglia ed entusiasmo nonostante il recente impegno per le Regionali e non solo. La forza della coalizione, conclude, sono “pluralismo, diversità e voglia di costruire un futuro migliore”.”E’ stato un grande risultato frutto del lavoro di una squadra di tante persone”, commenta così con i cronistiBarattoni dunque trionfa senza bisogno di ballottaggio, come era invece servito a de Pascale per il suo primo mandato. Classe 1982, alle spalle Barattoni ha una lunga militanza nel Partito democratico, ma anche nel mondo della cooperazione, tra logistica e immobiliare. Si diploma in ragioneria e poi consegue la laurea triennale in Istituzioni, economia e politica dell’Unione europea. E la passione politica si fa concreta quando si candida a consigliere comunale per il Pd nel 2011. Rimane a Palazzo Merlato fino al 2017 per poi diventare a 32 anni prima segretario cittadino dem e nel 2021 segretario provinciale. Prendendo il testimone, come per il Comune, da de Pascale. Come si legge nel sito ufficiale della sua candidatura, è diventato “un abitante del centro città 12 anni fa”, perché fino a 30 anni casa sua era il forese, e in particolare la frazione di Sant’Alberto. Casa sua diventa ora il centralissimo Palazzo Merlato in piazza del Popolo.
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