Subiaco, Grande partecipazione all’interno del teatro Narzio, per l’importante riconoscimento di “Capitale Italiana del Libro 2025”
Ieri pomeriggio all’interno del Teatro Narzio di Subiaco si è svolta la cerimonia inaugurale di Subiaco Capitale italiana del Libro 2025. Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale il riconoscimento è stato attribuito per legge dal Consiglio dei Ministri per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell’amministrazione comunale durante il lockdown. Nel 2021 Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova, nel 2024 Taurianova. All’evento hanno partecipato: Ludovica Foppoli (Assessore alla cultura del Comune di Subiaco), Felice Rapone (Sindaco del Comune di Subiaco), Stefano Petrocchi (Coordinatore Subiaco Capitale italiana del Libro 2025), Alessandro Giuli (Ministro della Cultura) e quale testimonial dell’evento il giornalista e saggista Paolo Mieli. Dopo la proiezione di un suggestivo video che ha acceso i riflettori sui sulle numerose bellezze storico-culturali-ambientali della città, si sono alternati i vari interventi ed in ognuno c’è stato il ricordo dell’ex Sindaco Domenico Petrini (scomparso prematuramente) che ha curato sin dall’inizio questo progetto voluto fortemente che ha portato ad ottenere lo scorso 13 dicembre 2024 presso il Ministero della Cultura il titolo di “Capitale Italiana del Libro 2025”. Il Ministro Alessandro Giuli ha sottolineato con piacere le varie peculiarità che hanno portato a ricevere questo di grande prestigio, che dà nel corso dell’anno grande opportunità di promozione della città, con le numerose iniziative messe in campo dal Ministero della Cultura. “Con il titolo di Capitale Italiana del Libro, la Città -ha sottolineato il Ministro Guidi- offre un ventaglio accurato di proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del progetto libro, partendo dal rilancio e dal restauro del grande patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio, fino ad arrivare all’utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi a loro più consoni a un mondo culturale – considerato per lo più polveroso e antico – che può invece offrire loro molti stimoli e sorprese. Ma non è solo questo il focus del progetto. Unendo passato e presente, si potrà assistere alla realizzazione del primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco, nel 1465 di cui si è perso l’originale, permettendo di ricostruire materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana. Tante le iniziative intese a far scoprire, tutelare e valorizzare le tante ricchezze artistiche e architettoniche del territorio, a partire da visite guidate nei musei con supporti audiovisivi innovativi tipo WhatsArt, spettacoli teatrali, interazioni tra biblioteche, libri ‘parlati’ nelle piazze, coinvolgendo insegnanti e allievi delle scuole locali. Tutto questo nell’importante intento di far conoscere il lungo viaggio fatto dal libro nei secoli alle nuove generazioni, unendo passato e futuro in modo interattivo e attrattivo per tutti. Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in una nuova visione della cultura come forma di resistenza dell’umanità”. Un folto pubblico ha assistito alla cerimonia, e tra i presenti l’Abate ordinario dei monasteri benedettini di Subiaco mons. Mauro Meacci, il commissario straordinario del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini Alberto Foppoli, il consigliere regionale Flavio Cera, numerosi Sindaci del territorio tra cui quello di Trevi Nel Lazio l’avv. Silvio Grazioli e di Vallepietra l’ing. Daniele Mioni. Interessante a conclusione della manifestazione il confronto molto apprezzato dal ministro Giuli avuto con il Sindaco di Trevi Silvio Grazioli. Al ministro Giuli infatti è stato fatto dono di un libro dal titolo “Sintassi Latina Positiva filosofica” opera di don Gaetano Sibilia. “Don Gaetano Sibilia è stato un sacerdote originario di Trevi Nel Lazio, che visse per molto tempo a Subiaco -ha commentato il Sindaco Grazioli al ministro Giuli- ed ebbe modo di donarlo al Romano Pontefice Paolo VI, quest’ultimo ringraziandolo gli disse: “”si ricordi padre il latino ritornerà”” e infatti da lì a pochi mesi il latino fu dichiarata quale lingua ufficiale dell’Europa. Il testo inoltre è stato adottato per molti anni nei licei”. Un notizia che ha interessato il ministro, che appunto ha svolto studi classici presso uno dei più antichi licei di Roma il “Torquato Tasso”. (nella foto da sx l’ing. Daniele Mioni Sindaco di Vallepietra, il Ministro Alessandro Giuli, il Sindaco di Subiaco Felice Rapone e l’avv. Silvio Grazioli Sindaco di Trevi Nel Lazio)