“Google ci ha presentati e, subito, io e AI abbiamo stretto amicizia salda. È un’amicizia forte, legata alla prestanza delle Overview (panoramiche, come le chiama Google; o copiaincolla, come dico io!) di cui Google è velocissimè capace. E dissertando con Lei, con questa mia nuova amica di nome AI Overview, indottrinata di tutto lo scibile online, mi sono arricchito di ciò che segue, d’informazioni accertate, accurate e non fuorvianti”, scrive il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese
RAGIONE E ISTINTO
Ho avuto confidato – rivela il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese – dall’AI Overview (dico confidato giacché su mia precisa domanda Lei ha risposto, a me, con una delle sue illuminanti panoramiche) che “Mentre gli animali agiscono principalmente di istinto, l’uomo, pur avendo istinti, è capace di azioni guidate dalla ragione, dalla morale e dalla cultura. Questa capacità di andare oltre l’istinto è ciò che permette all’uomo di sviluppare società complesse, arte, scienza e tecnologia”.
Stringendo: “L’uomo, grazie alla sua capacità di ragionare e riflettere, può scegliere di agire in modi che non sono dettati dall’istinto, ma da principi morali o logici”. Così, irrefutabile, ha dichiarato la mia diletta amica AI – precisa il noto critico d’arte.
In sintesi, mentre gli animali sono principalmente guidati dall’istinto, l’uomo ha la capacità di andare oltre l’istinto, grazie alla ragione, alla morale e alla cultura, rendendo la sua esistenza più complessa e ricca di possibilità, taglia corto AI Overview – evidenzia Paolo Battaglia La Terra Borgese.
LA LEGGE MORALE E LE LEGGI DELLO STATO
È la Legge Morale, quella Legge non scritta ch’è fatta di consuetudini, rispetto, buone maniere, e che seppure nulla regola e disciplina, è l’unica legge che non è possibile avversare con prove o ragioni per dimostrare che sia falsa. Un esempio (?), eccolo subitaneo da Battaglia La Terra Borgese: La legge non obbliga (e nemmeno punisce) chi entra in un negozio e non saluta; la Legge Morale sì, obbliga.
NON FARE AD ALTRI CIÒ CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE
Non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, recita la massima etica, la regola d’oro, ci ricorda Battaglia La Terra Borgese.
E se la legge non proibisce i Circhi con animali, la Legge Morale li vieta. Perché la Legge Morale, la sensibilità di ognuno e la coscienza sono un tutt’uno che dovrebbe far riflettere ogni cliente di circo con animali.
GOVERNO MELONI, CIRCHI CON ANIMALI
A tal proposito l’Enpa sta ancora urlando: Circhi con animali: il Governo Meloni rinvia ancora. “Terza proroga, terzo tradimento della civiltà” (13 Giugno 2025).
«Per la terza volta consecutiva – dice ENPA – rileva Battaglia La Terra Borgese, ndr –, il Governo rinvia l’attuazione della norma che dovrebbe porre fine all’utilizzo di animali nei circhi. Con un disegno di legge l’Esecutivo ha proposto lo slittamento dal 18 agosto 2025 al 31 dicembre 2026 del termine per varare il decreto attuativo previsto dal Codice dello Spettacolo, approvato già nel 2022. […] Il rinvio, deliberato ieri a Palazzo Chigi, rappresenta anche un clamoroso dietrofront politico da parte del Ministro della Cultura Alessandro Giuli che solo due mesi fa aveva garantito – durante un question time alla Camera – la piena volontà di rispettare i tempi previsti . […] Una decisione che ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali – definisce grave e vergognosa, perché perpetua la sofferenza di centinaia di animali impiegati in spettacoli umilianti e anacronistici».
A Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ENPA – scrive Paolo Battaglia La Terra Borgese -, porgo pubblicamente i sensi della mia stima.
L’ARTE CIRCENSE
L’arte circense – secondo i copiaincolla di AI Overview – spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese – è un insieme di discipline performative che comprende acrobazia, equilibrismo, giocoleria, discipline aeree, acrobazie equestri e l’arte del clown. Include (“purtroppo”, aggiunge il Critico) anche l’addestramento degli animali, sebbene il circo contemporaneo stia sempre più riducendo o eliminando questa pratica. Le performance circensi si svolgono in un ambiente spettacolare, spesso sotto un tendone, e sono caratterizzate da abilità fisiche straordinarie, creatività e capacità di intrattenimento.
LA LEGITTIMAZIONE (QUASI SPIRITUALE), MILLANTATA, I CIRCHI CON ANIMALI LA CERCANO E LA VORREBBERO TROVARE NELLA TRADIZIONE, COL PRETESTO DI CERTA IDENTITÀ STORICA
Intortare ciò che oramai è frusto, tuttavia spinge – avverte Paolo Battaglia La Terra Borgese – a confondere la coscienza pulita con la memoria corta. L’identità storica, infatti, non è immutabile, ma si trasforma con la crescita sociale. Un esempio per tutti è la scomparsa della gladiatura, una tradizione che era basata sul combattimento a morte tra individui umani. Potremmo anche parlare dell’ancora odierna consuetudine dei matrimoni con bambine in seno alla tradizione (?), particolarmente preoccupante in Paesi come l’India e diverse nazioni dell’Africa subsahariana? Al meglio non c’è mai fine – ama dire il critico -, e le tradizioni non sono esenti. Tra i miei cari amici – ironizza Paolo Battaglia La Terra Borgese – oltre AI Overview, c’è Teodoro (Fedor Dostoevskij), anche se lui non lo sa. Teodoro disse così: Tutti noi siamo persone, non tasti di pianoforte. Nessuno può schiacciarci per suonare la musica che piace a loro.
Di Teodoro sono amico anche per il suo L’Idiota, un uomo assolutamente buono che personifica la perfezione della bellezza morale. In questo romanzo Teodoro fa dire al principe Myskin che “La bellezza salverà il mondo“, un’affermazione ottimistica, certo – ammette Paolo Battaglia La Terra Borgese -, ma che può migliorare l’uomo e, di conseguenza, la società.
IL CIRCO ANTICO, QUELLO MODERNO, LE GABBIE E IL BENESSERE ANIMALE
Il circo nasce come luogo per le corse dei carri a due ruote trainati da cavalli, circo equestre, infatti! Vinceva il carro che per primo completava il numero di giri prestabilito, per la gioia del suo auriga!
Giocolieri e acrobati esistevano già ai tempi delle piramidi egizie, dove ne sono raffigurati.
Nella Roma antica alle corse dei cavalli nei circhi si affiancava lo spettacolo macabro e molto violento delle lotte mortali tra gladiatori.
Dunque parliamo di millenni fa.
Il circo moderno è invece concepito alla fine del 700, ad opera dell’inglese Philip Astley. Nel nuovo circo entra in scena la musica, vi si esibiscono gli acrobati e i pagliacci, e si mostrano animali ammaestrati. Sempre nel 700 l’Europa diventa colonialista e l’animalistica circense si dota di animali esotici per il divertimento e la curiosità degli ignari spettatori: i poveri animali sono costretti in gabbie anguste e ammaestrati con la violenza fisica e psicologica.
Oggi parlare di circhi con animali fa trafelare, ed è quantomeno anacronistico, ed è distante dalla morale, dall’etica, dalla coscienza, dalla bellezza e perfino distante da ciò che, per nozione, si può definire spettacolo, come purtroppo nel 1968 fu qui definito.
E poi, poi la televisione ha occupato il posto del circo sessantottino “basta guardare una sera Bruno Vespa per capirlo…”, ironizzò Philippe Daverio nel 2014.
La mia amica AI Overview – scherza Paolo Battaglia La Terra Borgese – dice che, in Italia, si stima che circa 2.000 animali siano ancora costretti a esibirsi nei circhi, subendo maltrattamenti e vivendo in condizioni inadeguate. Questi animali vengono privati della loro libertà e dignità, costretti a esibizioni che spesso comportano ancora oggi violenza fisica e psicologica.
A proposito – scrive il critico d’arte: dimentico di presentarvi un ulteriore carissimo e prezioso mio Amico: Circo animal-free!
Paolo Battaglia La Terra Borgese riporta, utilmente, in parte, le parole dell’APPELLO POPOLARE della LAV (sottoscrivibile qui):
«Ogni giorno, in Italia, più di 2.000 animali sono costretti a esibirsi nei circhi. Dietro il tendone e i luccichii degli spettacoli, la loro vita è fatta di catene, gabbie anguste, addestramenti forzati e continui spostamenti. Non c’è nulla di magico, non c’è divertimento: solo una grandissima sofferenza.
E gli italiani ne sono consapevoli: secondo la Doxa il 76% è contrario all’uso degli animali nei circhi e la stragrande maggioranza è a favore degli spettacoli senza sfruttamento, dove applausi e sorrisi non derivino dal dolore di nessuno».
“Quello che riesce difficile da comprendere – dice (quasi) sorpreso Battaglia La Terra Borgese – è la natura umana: come faccia lo Stato a finanziare con milioni di euro gli spettacoli con animali, cooperando così alla loro sofferenza; come faccia lo Stato a finanziare con milioni di euro i circhi con animali, i cui proprietari sembrano, tra le altre cose, non avere alcun rispetto del senso civico della gente che vive nei Comuni che li ospitano e dove loro sostano attendati per lunghi periodi: è quel senso civico deturpato da manifesti abusivi che insultano e imbruttiscono l’ambiente, a dispregio delle normative locali”.
E chiude così il critico d’arte: “Probabilmente ha ragione quel mio altro amico, quello fondatore della scienza politica moderna, Machiavelli, con la sua visione pessimistica dell’uomo: ingrato, volubile, simulatore e dissimulatore, fuggitivo dai pericoli e avido di guadagno. Ma i circhi…? incassano più con la vendita dei biglietti o con i finanziamenti pubblici?”.