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Sanità, UGL: “Operatori di un centro di salute mentale minacciati a Trieste con un coltello”

Misure urgenti per non abbandonarli al loro destino

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“L’arresto in flagranza di un uomo armato di coltello che minacciava gli operatori del centro di salute mentale di Domio, alle porte di Trieste, è l’ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di professionisti sanitari.

Se non siamo a commentare una nuova tragedia è solo per il pronto intervento di una pattuglia dei carabinieri.

Rimane lo sconcerto e la preoccupazione per troppi lavoratori che, nello svolgere le loro attività al servizio dei cittadini, sembrano ormai abbandonati al proprio destino.

Vale la pena ricordare come nell’aprile del 2023 proprio una psichiatra fu uccisa da un paziente a Pisa.

È evidente come alcune strutture e reparti debbano essere classificate come zone sensibili dove la presenza costante di forze dell’ordine o di vigilanza deve divenire un obbligo assoluto per garantire la sicurezza del personale e degli utenti.

Bisogna inoltre accelerare con l’installazione di impianti di videosorveglianza ovunque e dotare i professionisti di bodycam e braccialetti antiaggressione che se attivati possono, in tempo reale, inviare una richiesta di intervento presso le sale mobili.

Non c’è tempo da perdere, serve mettere in sicurezza sull’intero suolo nazionale tutti i professionisti sanitari” dichiarano in una nota congiunta Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute, e Giuseppe Perricone, segretario regionale del Friuli-Venezia Giulia.