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SINDACATO UNICO DEI MILITARI (S.U.M.): APERTI AL CONFRONTO SULLA LEGGE DELEGA ANNUNCIATA DAL GENERALE PORTOLANO IN AUDIZIONE, MA SI METTA IL PERSONALE AL CENTRO!

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ROMA (RM) – A seguito dell’audizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, dello scorso 21 maggio, presso la 4^ Commissione Difesa della Camera dei Deputati, in cui sono state presentate le linee programmatiche dell’Area Tecnica Operativa della Difesa, il S.U.M. – Sindacato Unico dei Militari ritiene doveroso sottolineare come l’intervento riguardante il personale militare, focalizzato sul riequilibrio delle attuali dotazioni organiche tese all’adeguamento alle reali esigenze funzionali, al bilanciamento delle forze in servizio permanente con quelle in ferma prefissata e alla valorizzazione delle capacità del personale, nonché alla successiva promozione di percorsi professionali innovativi e flessibili, sia stato generalmente apprezzato nei contenuti.

         Il S.U.M. – Sindacato Unico dei Militari, infatti, ha già più volte evidenziato come ilringiovanimento dello strumento militarepotrà certamente passare attraverso una revisione delle modalità di reclutamento e formazione del personale, esigenze che riguardano prevalentemente la categoria dei Graduati, a seguito, soprattutto, delle massicce immissioni di personale realizzate a cavallo degli anni compresi tra il 1997 e il 2002.  A tal fine, occorrerà certamente bilanciare in maniera più oculata le forze in servizio permanente con quelle in ferma prefissata: rendere, quindi la carriera militare maggiormente attrattiva per le nuove leve, favorendone il reclutamento, abbisogna di una significativa revisione dell’impianto normativo che ne disciplina l’impiego e che ne riconosca la specificità, passaggi fondamentali – questi – per garantire un corretto equilibrio tra i peculiari doveri e i diritti che derivano dallo status di militare. Il tutto dovrà, a nostro avviso, essere realizzato, senza alimentare nuovo precariato per i giovani, né cessazioni anticipate d’autorità per i più anziani, con annesse penalizzazioni economiche.  Da tempo, infatti, abbiamo chiesto l’attivazione normativa dell’aspettativa per la riduzione dei quadri (“ARQ”) per il ruolo Sergenti e per la categoria Graduati.

Ciò detto, non sorprende la preannunciata iniziativa dello Stato Maggiore della Difesa di elaborare una bozza di schema di disegno di “Legge Delega” al Governo, che introduca disposizioni derogative rispetto alla regolamentazione del pubblico impiego.  Tale esigenza, già stata rappresentata dallo Stato Maggiore dell’Esercito nei Rapporti Esercito del 2022 e del successivo del 2023, nei quali già si auspicava a “un nuovo concetto di “specificità militare” che, partendo dall’art. 1465 del Codice dell’Ordinamento Militare (COM), bilanci tutele sociali e doveri/obblighi del personale militare, così da assicurare la piena operatività dello Strumento militare in caso di eventi bellici, gravi crisi internazionali o stato di grave emergenza nazionale, come accaduto durante la pandemia”, evidenzia l’assoluta necessità di una proficua collaborazione con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale Militari, sia rappresentative che non.

È innegabile, infatti, che tutte le decisioni che potranno, anche potenzialmente, impattare sul benessere del singolo militare e della relativa famiglia, siano sinergicamente coordinate, al fine di contemperare le esigenze dell’organizzazione con quelle legittime dei singoli appartenenti alle Forze Armate.  Come è stato evidenziato dal nostro Presidente nazionale Antonello ARABIA in occasione di un recente incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, “ciascun militare è consapevole dei propri doveri che discendono dal solenne giuramento prestato. Le limitazioni di alcuni diritti devono trovare compensazioni in riconoscimenti dovuti a tutto il comparto sicurezza e difesa, in nome di una specificità normativamente riconosciuta ma mai economicamente attuata. Tuttavia, sull’ipotetica compressione dei diritti costituzionalmente riconosciuti ai nostri disabili e ai nostri minori sarà necessario un sano e costruttivo confronto con i sindacali militari!”. Il S.U.M. AUSPICA QUESTO CONFRONTO!

         Il S.U.M. – Sindacato Unico dei Militari, quindi, ha chiesto un incontro con il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, unitamente alle pertinenti componenti dello Stato Maggiore, per ricevere un aggiornamento di tutte le iniziative in itinere, riportate nel corso della recente audizione, e chiede di confrontarsi circa i contenuti della legge delega che potrebbero impattare sul personale, che deve essere sempre posto al centro di ogni intervento normativo e verso cui vanno investite maggiori risorse, sia in termini di formazione che di benessere.  Forze Armate efficienti e professionali, infatti, richiedono personale e famiglie supportati al meglio!