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Archeoares e Grotte di Castro insieme per una nuova stagione culturale

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Viterbo, 14 maggio 2025 – È stato presentato, presso la sede di Archeoares, il nuovo progetto di valorizzazione culturale promosso dal Comune di Grotte di Castro, un’iniziativa che segna l’inizio di una proficua collaborazione tra l’amministrazione locale, la società Archeoares e la cooperativa sociale Nova Castrum. Al centro, una visione condivisa: investire nella cultura per generare valore duraturo, attivando percorsi di crescita sociale, economica e turistica.

A testimoniare l’impegno del Comune è stato il sindaco Antonio Domenico Rizzello, che ha illustrato il progetto come parte di una strategia lungimirante: “Abbiamo scelto di destinare alla cultura lo stesso impegno economico riservato alla manutenzione del territorio. Per ogni euro investito nei servizi comunali, un euro andrà alla valorizzazione del nostro patrimonio. È una scelta politica, prima ancora che gestionale, che vuole restituire al borgo un ruolo attivo nei circuiti culturali e turistici regionali”. Una visione che ha trovato in Archeoares un partner tecnico pronto a raccogliere la sfida, mettendo a sistema competenze e progettualità.

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“Quando un’amministrazione locale sceglie la cultura come priorità strategica, non può e non deve essere lasciata sola” – ha dichiarato Gianpaolo Serone, socio fondatore di Archeoares. “Da oltre due decenni accompagniamo i territori in questi percorsi, integrando competenze di strategia culturale, progettazione, innovazione tecnologica e storytelling. Grotte di Castro rappresenta oggi un esempio concreto di investimento consapevole e ispirato.”

Grotte di Castro

Il progetto presentato prevede interventi su più livelli. Tra questi, la valorizzazione del Museo “Civita” – attualmente chiuso per lavori di ammodernamento e miglioramento dell’accessibilità finanziati con il PNRR – e un nuovo sistema di sentieristica per unire i comuni del Lago di Bolsena e non solo. A illustrare il ruolo e le prospettive dell’ente museale è intervenuta la direttrice Mariaflavia Marabottini:

“Il museo rappresenta l’espressione visibile della ricchezza storica e culturale del nostro territorio. È un luogo identitario che custodisce e racconta l’eredità di Grotte di Castro. L’intervento in corso punta non solo alla riapertura, ma a un riallestimento che permetterà di esporre nuovi corredi provenienti dalla necropoli di Vigna La Piazza, tra le più rilevanti dell’area del lago di Bolsena che l’amministrazione punta a rendere visitabile e integrata con le due necropoli già fruibili di Centocamere e Pianezze.”

Un’operazione culturale di rilievo, che si intreccia con la valorizzazione delle aree archeologiche, naturalistiche e storiche circostanti e si pone come snodo strategico nella costruzione di un’offerta integrata, capace di attrarre un pubblico diversificato e contribuire alla rinascita del borgo.

Fondamentale anche il contributo della cooperativa Nova Castrum, da anni attiva nella valorizzazione del patrimonio culturale di Grotte di Castro e profondamente inserita nel tessuto sociale del territorio. Nel corso dell’incontro, il presidente Ermanno Palombo ha sottolineato l’importanza di coniugare cultura e inclusione, affermando:

“La nostra partecipazione nasce dalla volontà di offrire nuove opportunità lavorative a persone in condizione di fragilità, che spesso incontrano ostacoli nell’ingresso nel mondo del lavoro. Questo progetto rappresenta per noi una sfida e un’occasione per mettere a frutto le competenze maturate nel tempo, rafforzando il nostro impegno e la nostra vocazione sociale.”

Un’adesione che conferma come la cultura possa essere leva di sviluppo sostenibile, non solo economico ma anche umano, generando impatto positivo sull’intera comunità.

“Archeoares non si limita a gestire musei – conclude Serone –: il nostro lavoro è costruire alleanze, raccontare territori, formare comunità culturali attive. Con Grotte di Castro condividiamo un orizzonte: costruire oggi le condizioni per un turismo culturale sostenibile, accessibile, autentico.”