Home NOTIZIE DA LEGGERE MADEINTERRANEO APS: “UN TEATRO PUBBLICO CHE RESTA CHIUSO, MENTRE LA CULTURA CERCA...

MADEINTERRANEO APS: “UN TEATRO PUBBLICO CHE RESTA CHIUSO, MENTRE LA CULTURA CERCA SPAZIO”

24
0
Visualizzazioni[iawp_view_counter label= 16

Anagni, L’INPS non rilascia l’autorizzazione all’utilizzo del teatro del Convitto Principe di Piemonte, l’Asssociazione chiede l’aiuto del Comune

Attraverso un comunicato, l’associazione MadeInTerraneo APS di Anagni segnala ancora una volta le difficoltà nell’ottenere l’autorizzazione dell’INPS all’utilizzo del teatro del Convitto Principe di Piemonte. “Nonostante le numerose richieste presentate nel corso degli anni -si legge nella nota- l’associazione si è vista nuovamente negare l’accesso, questa volta con la motivazione che lo spazio sarebbe oggetto di molteplici richieste e per evitare disagi alle attività̀ di convittori e semiconvittori. Una spiegazione che suscita qualche perplessità̀ tra i responsabili dell’associazione, considerando che in passato le richieste di utilizzo erano state comunque respinte senza fornire alcuna motivazione. Solo nel 2022, infatti, è stato possibile per MadeInTerraneo APS usufruire di tali spazi, negli anni successivi le risposte della direzione INPS sono state sempre negative, talvolta arrivate dopo mesi di attesa e numerosi solleciti. “”Il problema, però, non riguarda solo la nostra associazione -dichiara il vicepresidente Andrea Di Palma- Da anni, numerose realtà̀ culturali locali si vedono negare l’utilizzo di questo spazio. Il teatro del convitto è una struttura che non viene mai concessa a nessuna realtà̀ locale, restando di fatto inutilizzato. Pensiamo che sia un grande peccato che un luogo con un simile potenziale rimanga chiuso all’intera città di Anagni – continua Di Palma – Mentre associazioni, artisti e cittadini faticano a trovare spazi teatrali sia sul palco che da spettatori“”. Anagni, infatti, non ha un teatro, e questo spazio rappresenta l’unica opportunità̀ per ospitare eventi dal vivo in una vera e propria struttura teatrale. Come MadeInTerraneo APS, si era chiesto l’uso del teatro per alcuni degli spettacoli di fine anno della Scuola di Teatro Popolare di Anagni, un progetto che punta a valorizzare il teatro come strumento di crescita collettiva. Tuttavia, la risposta è stata ancora una volta negativa. Questa situazione sembra allontanarsi dallo spirito con cui l’INPS ha ottenuto quegli spazi, che in passato appartenevano al Comune di Anagni e che ora sono affidati alla suddetta con la finalità̀ di offrire un servizio verso la comunità̀ anagnina. Impedirne l’utilizzo a tutte le associazioni del territorio sembra una decisione in contraddizione con tale obiettivo. L’INPS ha scelto ancora una volta di tagliare fuori cittadini e associazioni, negando agli oltre 80 iscritti della Scuola di Teatro Popolare, al loro pubblico e a tutta la comunità̀ la possibilità̀ di beneficiarne sia come attori che come spettatori. “”Anche la motivazione di un’eventuale disturbo arrecato a convittori e semi-convittori, lascia dei dubbi per diversi motivi – dichiarano i rappresentati di MadeInTerraneo APS – durante il week end, infatti, i semi-convittori non frequentano la struttura; inoltre, a nostro parere, la possibilità̀ per convittori e semi-convittori di assistere agli spettacoli teatrali – a cui certamente li avremmo invitati a partecipare – sarebbe stato un valore aggiunto; infine, la direzione ha negato l’utilizzo a prescindere, non conoscendo né giorni, né modalità̀, né quantità̀ di ore che avremmo richiesto“”. MadeInTerraneo APS, dunque, rivolge un appello all’amministrazione affinché́ li aiuti ad avviare un dialogo con l’INPS per individuare insieme una soluzione che permetta un utilizzo più̀ inclusivo dello spazio del teatro, ritenendo che nello spirito dell’accordo tra Comune e INPS vi sia la volontà̀ di offrire un servizio alla comunità̀. Una sala teatrale non dovrebbe rimanere inutilizzata, soprattutto in una città come Anagni, dove la cultura ha bisogno di luoghi in cui esprimersi. “”Una soluzione condivisa andrebbe a beneficio non solo della nostra associazione, ma di tutte le realtà̀ teatrali del territorio. Siamo fermamente convinti, infatti, che gli spazi dedicati alla cultura e alle arti performative rappresentino un patrimonio collettivo fondamentale per la crescita e lo sviluppo di una comunità̀Concludono i rappresentanti dell’associazione – Un teatro non è soltanto un luogo fisico, ma un punto di riferimento per la vita culturale, un ambiente in cui artisti, associazioni e cittadini possono esprimersi e contribuire alla vitalità̀ del territorio. Un teatro è, a tutti gli effetti, un servizio per i cittadini. Ci chiediamo, dunque, perché́ l’INPS scelga di tagliare fuori la comunità̀ anagnina da uno spazio che potrebbe offrire così tanto a questa città. Ci auguriamo che l’INPS e il Convitto scelgano di contribuire attivamente alla vita culturale della città, valorizzando questo spazio prezioso. Auspichiamo un’apertura al dialogo per individuare insieme modalità̀ e tempi che permettano alla comunità̀ di usufruirne””.