Il motivo del divorzio è nella norma ‘pro-inceneritore’ inserita nel Dl Aiuti. Ma Gualtieri replica: A Roma serve un impianto, basta rifiuti in giro
Si separano le strade del Pd e del M5S alle regionali del Lazio. Il leader pentastellato, Giuseppe Conte, lo ha detto senza mezzi termini: “Con questi vertici del Pd abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo, non per simpatia o antipatia ma per una difficoltà che nasce da questioni politiche serie. Ci siamo ritrovati una norma su un inceneritore a Roma senza nessun preavviso in un dl dedicato agli aiuti a famiglie e imprese”. Il riferimento è sempre alla norma ‘pro-inceneritore’ inserita nel Dl Aiuti, fortemente chiesta dal sindaco Roberto Gualtieri e che ha provocato l’uscita del Movimento dal governo Draghi.
Il ‘no’ al nuovo impianto è il primo punto del programma della coalizione progressista che Conte immagina per il Lazio: “Non basta dirsi progressisti. Bisogna dimostrarlo: per questo lanciamo un appello alle forze politiche, sociali e alla società civile” per costruire un programma con “alcuni punti cardine imprescindibili”, tra cui “il primo è l’ambiente: la gestione e smaltimento dei rifiuti non potrà mai basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori così come è stato progettato nella Capitale”, ha detto nel corso di una conferenza stampa.
A questo punto, alle prossime regionali con molta probabilità il centrosinistra correrà con tre candidati presidenti diversi: uno del M5S, uno del Pd e uno del Terzo Polo, ovvero Alessio D’Amato. Spianando la strada alla vittoria del centrodestra.
LA REPLICA DI GUALTIERI: L’IMPIANTO SERVE A ROMA
“Roma ha bisogno di impianti, perché dopo la chiusura di Malagrotta inquina l’ambiente mandando i suoi rifiuti in giro per l’Italia. Vogliamo una città più pulita e quindi dobbiamo realizzare impianti moderni”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, replicando alle parole di Giuseppe Conte.

CONTE A BETTINI: CON L’AMMUCCHIATA NON SI VINCE
“Bettini è un amico e ci sentiamo spesso, ma se si parla di consegnare la Regione alla destra sembra che abbiamo in mano un progetto vincente già costruito: non funziona così, si vince se si ha un progetto serio, solido e coerente e si comunica questo ai cittadini. Si puo fare anche un’ammucchiata clamorosa in centro, ma così non si va da nessuna parte”, ha aggiunto Conte.
CONTE: DA RENZI E CALENDA SOLO INSULTI
Conte ha poi escluso una eventuale alleanza con il Terzo Polo: “La risposta la danno già Renzi e Calenda che si affidano alla logica dell’insulto e della volontà di distruggere il M5S e rendono così impossibile sedersi intorno a un tavolo. Noi abbiamo posto i punti di un’agenda progressista, come possiamo portarla avanti con forze che fanno del neoliberismo e del pragmatismo efficientista il fulcro della loro azione politica?”.
CONTE BOCCIA GUALTIERI: A ROMA PROBLEMI RIMASTI SUL TAVOLO
Conte ha poi bocciato il sindaco Roberto Gualtieri: “Mi sembra che i problemi di Roma siamo rimasti tutti sul tavolo, a parte la fuga in avanti sull’inceneritore che è solo fumo negli occhi dei cittadini. Per farlo servono 5, 6, 7 anni: immaginate questo tempo investito in un progetto serio di gestione e smaltimento dei rifiuti e di differenziata. Si è dato il segnale che l’inceneritore risolverà tutti i problemi, a parte l’inquinamento, quando in realtà abbiamo soluzioni tecnologiche molto più efficienti, ecologiche e sostenibili”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it Mirko Gabriele Narducci