Si è tenuta questa mattina, presso la sala conferenze “Carlo Costantini” della Biblioteca Comunale “Luigi Ceci” ad Alatri, la conferenza di presentazione della candidatura congiunta di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli al prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.
Un progetto ambizioso che mette insieme storia, identità e visione futura, fondato sulla volontà di unire le energie culturali di quattro città simbolo della Ciociaria, scrigno di un patrimonio artistico e archeologico di valore nazionale.
All’incontro sono intervenuti il Sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, il Consigliere delegato alla Cultura, Sandro Titoni, e il Consigliere nazionale di Archeoclub d’Italia, Antonio Ribezzo, membro della Commissione Tecnica. Tra le autorità presenti anche il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, e dirigente regionale di ANCI Lazio che ha portato i saluti istituzionali del Presidente Di Stefano e del Presidente Sinibaldi e ha espresso il suo personale sostegno all’iniziativa. «guardiamo con grande attenzione a questo percorso di valorizzazione culturale – ha dichiarato Quadrini –. La candidatura di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra città, che scelgono di unire i propri patrimoni, le proprie storie e le proprie energie per costruire un progetto culturale condiviso e fortemente identitario.» Il Presidente ha poi aggiunto: «Questa proposta non è solo una candidatura a un titolo, ma un’opportunità concreta per rilanciare il nostro territorio, attrarre investimenti, coinvolgere i giovani e costruire una narrazione contemporanea della Ciociaria, dove cultura, comunità e sviluppo camminano insieme.» Durante la conferenza è stato illustrato il percorso che porterà alla redazione del dossier di candidatura, con eventi, iniziative e progetti integrati tra i quattro comuni. Il progetto sarà presentato ufficialmente al Ministero nei prossimi mesi.
“Un grazie ai sindaci, Maurizio Cianfrocca, Daniele Natalia, Germano Caperna, Piergianni Fiorletta, agli amministratori e a tutte le realtà coinvolte.” Ha concluso così Quadrini