Nel cuore del distretto dell’innovazione romana, presso il Gazometro, si è svolto il workshop “Agenda Blue Route: gli Itinerari dei Borghi Marinari”, un appuntamento centrale della Roma Startup Week che ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti di sviluppo territoriale e imprese innovative.
L’iniziativa, promossa dalla rete d’imprese “I Borghi Marinari di Roma” con il sostegno della Regione Lazio ha l’obiettivo di valorizzare i luoghi mettendo in rete le eccellenze dei Borghi del Lazio, in particolare quelli marinari, promuovendo e approfondendo una nuova visione di sviluppo sostenibile legata all’economia del mare. Presenti l’assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio Roberta Angelilli, la responsabile regionale del turismo Ilenia Cardogna ed il Presidente del Gal Mare Lazio Pesca dott. Marco Maurelli che ha organizzato insieme ai partner. In rappresentanza del Presidente Daniele Sinibaldi, è intervenuto su delega il dirigente regionale di ANCI Lazio, Gianluca Quadrini, portando un contributo carico di visione strategica. Durante il suo intervento, ha sottolineato come l’innovazione non debba mai essere disgiunta dalla valorizzazione delle identità locali: “I Borghi Marinari non sono solo mete turistiche, ma presìdi di cultura, lavoro e memoria storica. La Blue Economy rappresenta una sfida concreta per rigenerare questi territori, attrarre giovani talenti e promuovere una nuova impresa diffusa, legata alle vocazioni naturali delle nostre coste. ANCI Lazio sostiene con forza tutte le reti che uniscono Comuni, imprese e comunità locali in percorsi di innovazione territoriale sostenibile.”
Il dirigente ha inoltre posto l’accento sulla necessità di creare reti di imprese tra attività economiche locali, come leva fondamentale per costruire un tessuto produttivo più resiliente, in grado di rispondere alle sfide del cambiamento climatico, del turismo esperienziale e della digitalizzazione: “Siamo convinti che la sinergia tra pubblico e privato, tra Comuni e startup, possa generare nuove opportunità nei settori del commercio, del turismo blu e dei servizi ecosistemici. Questo significa anche garantire coesione sociale e nuove forme di occupazione nei territori marginali.” L’intervento si è concluso con un richiamo alla responsabilità delle istituzioni nel facilitare l’accesso ai fondi europei e nazionali, affinché le buone pratiche non rimangano isolate, ma diventino sistema.
Il workshop si è poi arricchito con la presentazione del Premio Innovazione per la Blue Economy, destinato a progetti e startup capaci di coniugare tecnologia, sostenibilità ambientale e valorizzazione dei territori costieri.