Finisce nel sangue una lite nata per questioni di calcio tra tifosi dell’Atalanta e dell’Inter. La vittima è un 26enne tifoso dell’Atalanta. Lo ha accoltellato un 19enne che ha detto di essere intervenuto per difendere il fratello
BOLOGNA – Un ragazzo di 26 anni, Riccardo Claris, è stato ucciso questa notte a coltellate a Bergamo in strada in zona stadio. L’omicidio è avvenuto in via Ghirardelli durante una lite scoppiata per motivi di tifoseria poco dopo l’1. Il 26enne, originario della Val Brembana e tifoso dell’Atalanta, è stato colpito alla schiena con un coltello da cucina da giovane di 18 anni, Jacopo De Simone, che si è costituito ai Carabinieri e ha confessato. Ha detto di essere intervenuto, durante la lite, per difendere il fratello gemello. La vittima, originaria di San Giovanni Bianco, frequentava la curva Nord dell’Atalanta ma non sarebbe un ultrà. Lo zio Luca Salvioni, sconvolto, ha dichiarato a Bergamo News che il 26enne, laureato in Economia e commercio, ieri sera era a casa a dormire e sarebbe sceso in strada perchè chiamato in soccorso da qualcuno che partecipava alla rissa.
Secondo Bergamo News, Jacopo De Simone sarebbe fratellastro di Francesco De Simone, un 25enne arrestato il 10 marzo insieme a Mario Vetere per l’omicidio di Luciano Muttoni, il 58enne di Valbrembo (Bergamo) ucciso in casa dopo una rapina finita male.TUTTO SAREBBE PARTITO DA UN CORO
Il litigio era scoppiato poco prima all’esterno di un bar in Borgo Santa Caterina e vedeva contrapposti tifosi dell’Atalanta e dell’Inter. Tutto sarebbe partito perchè il 19enne, insieme al fratello e ad altri amici, aveva intonato un coro per l’Inter. Il litigio, partito fuori dal bar, sarebbe poi proseguito lungo la strada. E alla fine sarebbe avvenuto praticamente sotto casa del 19enne. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe salito in casa e ha preso da lì il coltello con cui poi ha colpito Claris. La lama e il manico sono stati trovati poco lontano.COSA HANNO DETTO I TESTIMONI
I residenti, scrive Repubblica, hanno raccontato di essere stati svegliati dalle urla. Una persona ha detto di aver sentito gridare: “Ha un coltello, ha un coltello”. E un ragazzo che abita nella zona, intervistato dal Corriere, ha raccontato di essere stato fermato, mentre rientrava a casa, da qualcuno che gli ha chiesto: “Conosci l’interista, sai dove abita?“.
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