Piglio, Con l’apposizione del cartello edile si conclude l’anonimato del cantiere
All’indomani della pubblicazione dell’articolo dal titolo “Chi controlla i controllori?” https://www.ilgiornaledellazio.it/2025/02/02/chi-controlla-i-controllori/ , che portava alla luce le lamentele dei visitatori del cimitero, riguardo l’anonimato del cantiere presente (per la realizzazione dei 96 loculi cimiteriali senza nessun tipo di cartello edile), sembra abbia destato l’interesse di chi ha il compito di controllare questo tipo di attività sul territorio (il Comune) tanto che è stato affisso nell’immediato un cartello, dal quale si evidenziano che i lavori iniziati lo scorso 8 febbraio si concluderanno il prossimo 9 marzo. E’ bene ancora una volta ricordare che: “ il cartello permette agli organi di effettuare una vigilanza rapida. Quando non viene esposto si commette di fatto un reato edilizio, anche nel caso in cui sia nascosto, non visibile, non compilato o addirittura cancellato da agenti atmosferici. Equivale a non averlo esposto. Deve essere posto in prossimità dell’accesso del cantiere, ben visibile e ben leggibile. Secondo l’art. 20 comma 6 del testo unico dell’edilizia: gli estremi del permesso di costruire sono indicati nel cartello esposto presso il cantiere, secondo le modalità stabilite dal regolamento edilizio. Il contenuto, indica tutta una serie d’informazioni importanti e doverose, la sua assenza o non visibilità, evidenzia un reato quale la violazione dell’art. 44 c. 1/a del D.P.R. 380/2001, secondo cui è prevista l’ammenda fino a 10.329 euro per l’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dal presente titolo, in quanto applicabili, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire, e degli artt. 110, 481, cod. penale”.