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Il paese è senza medico di base

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Trevi Nel Lazio, Il Sindaco Grazioli in pressing sull’ASL, coinvolgendo anche le altre Istituzioni

Nella giornata di ieri il Sindaco di Trevi Nel Lazio, l’avv. Silvio Grazioli, ha inviato una lettera alla Prefettura di Frosinone, all’ASL di Frosinone, al Presidente della Regione Lazio ed al Ministero della Sanità, sottolineando che a Trevi Nel Lazio dopo che l’ultimo medico la Dott.ssa Francesca De Crais, ha lasciato il suo ruolo per la nomina ad altro incarico, non è stato nominato un altro medico. “Non c’è più il medico di base nel comune di Trevi nel Lazio –si legge nella nota-  e nonostante che la ASL abbia espletato tutte le procedure per trovare un sostituto, ed abbia sentito per le vie brevi tanti medici, non si è riusciti a trovare un medico disponibile per venire nella nostra comunità, tale situazione è particolarmente grave perché il nostro è un Paese di montagna che ha tutte le difficoltà nei collegamenti con i Paesi limitrofi e soprattutto con il primo Ospedale che si trova ad Alatri ad oltre 40 Km. Già ci sono trapiantati che hanno difficoltà a reperire i medicinali salvavita, e la popolazione anziana che ovviamente ha bisogno dell’assistenza medica. Tale situazione è assolutamente insostenibile. La ASL deve comunque poter nominare qualcuno ed eventualmente poter fare un contratto quand’anche fosse atipico in quanto dinanzi ad una situazione di emergenza è necessario adottare misure straordinarie. Si chiede pertanto ad ognuno di intervenire per risolvere tempestivamente questa situazione”. Questa è la lettera che il Sindaco ha inviato alla Prefettura di Frosinone, alla ASL di Frosinone, al Presidente della Regione Lazio, al Ministro della Sanità. La ASL sta contattando tutti i medici disponibili che fino ad ora non hanno dato risposta. Il Direttore sanitario ha prospettato anche su pressione dell’Amministrazione Grazioli, l’istituzione di una guardia medica diurna. Purtroppo nessun medico contattato per svolgere il servizio di guardia medica ha dato la disponibilità. Il Sindaco Grazioli e l’Amministrazione stanno comunque insistendo con la ASL e con il Direttore sanitario affinchè si trovi una soluzione, sia obbligando i medici che svolgono attività di guardia medica, oppure in alternativa, richiamando i medici in pensione oppure dando la possibilità ai medici che hanno il massimale di poter venire a Trevi. Imbarazzante l’atteggiamento della minoranza che come al solito dall’alto pulpito della sua saccenza, dà la responsabilità della situazione al Primo Cittadino, che al contrario insieme all’Amministrazione sta seguendo con attenzione e determinazione la vicenda, sollecitando e premendo sulle relative Istituzioni senza alcuna rassegnazione, come afferma la minoranza, per risolvere la questione che riguarda la comunità trebana.