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Una situazione che si poteva evitare con un minimo di programmazione e capacità organizzativa

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Piglio,  Si calpesta il diritto di scegliere il proprio sepolcro, finiti i loculi solo sepolture

Ha richiamato molta attenzione la notizia dell’ordinanza sindacale del Sindaco Mario Felli,  inerente l’estumazione dai loculi ed esumazione delle sepolture terrene (nell’area in foto), del periodo compreso tra il 1915  ed il 1961, giustificata a suo dire da un’emergenza temporale nella realizzazione di nuovi loculi. L’operazione che avrà inizio il 2 aprile, coinvolgerà 22  nominativi pubblicati nell’ordinanza sindacale , e sembra  che riguardano  al momento solo le tombe a terra, poi per necessità si proseguirà  anche con l’estumazione dei loculi, ma si dovrà avviare di nuovo la procedura di avviso e pubblicazione. Verrebbe da pensare che lo spazio liberato sia allora l’area per realizzare una nuova batteria di loculi, ma nell’ordinanza non si parla di alcuna costruzione di nuovi loculi, bensì come scritto nelle disposizioni, si sottolinea  : “…Che i loculi di tumulazione così liberati saranno riutilizzati per nuove sepolture…”. Dunque sono rimasti nove loculi a disposizione del Comune terminati quelli, (non avendo provveduto all’estumazione dei loculi) anche se contrari alla sepoltura a terra, gli sfortunati cittadini defunti, saranno costretti all’inumazione cioè nel deporre la salma in una bara completamente in legno, posta in uno dei  posti liberati nella terra in modo da decomporsi nel corso degli anni, rinunciando magari alla loro volontà di essere tumulati , ossia  la classica sepoltura in un loculo di calcestruzzo con una bara rivestita internamente in zinco. Una situazione davvero complessa, che poteva essere evitata, con un minimo di programmazione e capacità organizzativa da parte dell’Amministrazione e degli uffici comunali, di prevenire in tempo quest’emergenza. Il diritto di sepoltura è un diritto complesso che comprende il diritto di scegliere il proprio sepolcro, è qualcosa di personale ed intimo, a Piglio invece questo diritto viene calpestato,  stabilendo che quando finiranno i loculi i defunti saranno obbligati ad essere sepolti in terra. Come sempre né dal Sindaco né dalla sua maggioranza non vi alcuna risposta né chiarimenti in merito , il loro silenzio in questo caso è un “silenzio tombale”, ma se in quest’occasione hanno piacere di dare comunicazione alla cittadinanza ed all’opinione pubblica, l’invito è aperto per una replica.