Mazzarri aveva lasciato Napoli da taumaturgo. Ora lo riprende in discesa libera dal picco
NAPOLI – E’ dal 2013 che Walter Mazzarri indica l’orologio. Non ha mai smesso. Ha ottenuto dieci anni di recupero. Di nuovo sulla panchina del Napoli, con un cortocircuito spazio-temporale che ha trasportato la squadra campione d’Italia dallo scudetto alla crisi in sei mesi. E’ il ritorno al futuro di De Laurentiis.
“E poi ha cominciato a piovere”, direbbe ancora oggi non fosse che il tormentone del piangina gli ha quasi rovinato la carriera. Il Napoli gli è piovuto letteralmente addosso, più che altro per autoesclusione dei concorrenti. L’unico ad accettare un contratto da sette mesi, il classico traghettatore per altri lidi magari più esotici. E’ tutto un dejavu: al posto di Donadoni c’è Garcia, per il resto è una restaurazione quasi brutale. La stagione 2022/23 finisce in archivio come una parentesi storica, quasi onirica.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it