In Toscana e Umbria il numero di castori è aumentato a dismisura, anche per via di immissioni illegali: per il sottosegretario all’Ambiente Barbaro devono partire azioni urgenti pe evitare impatti sui corsi d’acqua e altre specie
FIRENZE – In Toscana e in Umbria sono tornati i castori. Un ritorno che nel giro di qualche anno si è fatto troppo affollato, tanto che la questione si è fatta ambientale ed è finita in Parlamento. Risultato? “Serve un’azione coordinata di rimozione” e, più in generale, “una strategia gestionale armonizzata e coerente, peraltro ampiamente condivisa nell’ambito della comunità scientifica, giustificata dalle capacità di spostamento e diffusione della specie e, soprattutto, dalle ricadute collettive che si avrebbero a seguito dell’insediamento della specie anche in una sola delle regioni interessate”. È quanto ha sostenuto il sottosegretario all’Ambiente, Claudio Barbaro, rispondendo a un’interrogazione che Marco Simiani, del Pd, ha posto alla Camera, in commissione Ambiente.
Autore:Diego Giorgi fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it