Home ROMA,RIETI,FROSINONE,LATINA,VITERBO “Assassinio sull’Omnibus 3”, l’uccisione di Emanuele Notarbatolo

“Assassinio sull’Omnibus 3”, l’uccisione di Emanuele Notarbatolo

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Riccardi e Massaro ricostruiscono il primo delitto di mafia, in un’Italia post unitaria

E’ stata recentemente pubblicata l’ultima opera dei  giornalisti Fernando Riccardi e Ornella Massaro dal titolo “Assassinio sull’omnibus 3”. Il libro  ricostruisce il primo delitto di mafia dell’Italia unita, si tratta dell’uccisione di Emanuele Notarbartolo , il cui assassinio avvenne il primo Febbraio 1893 per mano di due sicari della mafia, che lo colpirono con 27 coltellate mentre viaggiava sul treno che lo riportava da Termini a Palermo. L’omicidio venne considerato il primo delitto di mafia, termine fini ad allora sconosciuto. Notarbartolo ricoprì diversi incarichi pubblici nel neonato Regno d’Italia, fino ad essere eletto sindaco di Palermo nel 1873.  Era un uomo di grande integrità morale, e ciò lo portava a scontrarsi con una realtà politica già allora corrotta e asservita agli interessi di forze esterne, tra cui la rampante mafia siciliana, in seguito nota come “Cosa Nostra”. Nel 1876 fu nominato direttore del Banco di Sicilia, in un periodo di grande crisi del Banco, conoscendo le dinamiche il suo approccio fu chiaro per risollevare il bilancio del Banco, e cioè  era fondamentale esigere subito la restituzione dei prestiti e richiedere congrue garanzie a fronte delle numerose richieste di credito. Azione che scatenò  grandi antipatie da parte di imprenditori, mafiosi, ministri e colleghi, tutti interessati ad ottenere fondi in maniera semplice, senza dover dare troppe giustificazioni. Sebbene, osteggiato, rimosso dal suo incarico, e subendo anche un sequestro, l’integrità di quest’uomo non si piegò, tanto che il 1 febbraio del 1893 sul treno di rientro a Palermo venne aggredito ed ucciso brutalmente. Il libro scritto in modo chiaro, fluido e minuzioso nei particolari dai due giornalisti con l’immancabile acutezza che contraddistingue Fernando Riccardi, ripercorre il procedimento giudiziario, con vari colpi di scena, con schiaccianti prove, fantomatici suicidi di testimoni, che poi rappresentano il  metodo mafioso ad oggi conosciuto. Una triste storia italiana, dal contenuto attuale.