Il leader di Azione intervistato da ‘La Repubblica’: “Non ho tradito alcun patto ma non potevo tollerare un bombardamento mediatico contro di me”. E punta ai voti di Forza Italia: “Posso mandarli al 3%”
ROMA – Chiusa la parentesi (brevissima) con il Pd, per Carlo Calenda è tempo di pensare a una possibile alleanza con Matteo Renzi, promotore del ‘Terzo polo’. “Ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è né scontato né banale – spiega il leader di Azione a ‘La Repubblica’ – Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Nel caso, preferisco l’ipotesi delle liste in coalizione“.
L’accordo con Renzi è in dirittura d’arrivo? “Ci stiamo lavorando, spero che il terzo polo nasca, ci sono tutte le premesse per farlo nascere”, dichiara il leader di Azione, intervistato da Massimo Giannini sul sito della Stampa. “Non ci sarà un incontro oggi con Renzi- continua- sui contenuti con Italia viva c’è vicinanza, ora bisogna integrare due corpi che politicamente sono stati distanti negli ultimi tempi”. “La sfida è vincere al proporzionale al Senato per tenere Draghi a Palazzo Chigi e sfasciare le destra”, prosegue. “Non abbiamo bisogno di raccogliere le firme, non c’è alcun dubbio che siamo esenti”, dice ancora il leader di Azione.
CALENDA: “NON HO TRADITO ALCUN PATTO”
Calenda però non ci sta a passare per traditore e replica alle accuse che gli sono piovute addosso dopo il dietrofront sull’accordo con Letta: “Non ho tradito alcun patto. Con grande sofferenza mi sono sfilato da una coalizione Frankenstein. Quando ho firmato il patto con Letta, che continuo a stimare – prosegue il leader di Azione nell’intervista a ‘La Repubblica’ -, ho difeso a spada tratta la scelta anche davanti alla rivolta di una parte del mio mondo. Ho avuto 1500 tessere di Azione restituite in giorno“. Ma quasi tutti ora sono tornati all’ovile, rimarca Calenda.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it. Francesco Caruana