Il progetto di Anbi prevede “una rete di piccoli e medi laghetti per trattenere l’acqua quando piove e distribuirla quando ne abbiamo bisogno”
ROMA – “Bene l’emergenza che il governo ha voluto riconoscere alle 5 regioni che rappresentano il 40% dell’agroalimentare italiano. È chiaro che questa emergenza idrica dobbiamo gestirla in modo emergenziale in questo momento, ma dobbiamo pensare che purtroppo non è una questione temporale di oggi, è una questione strutturale”. Così Francesco Vincenzi, presidente dell’associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi), a margine dell’assemblea nazionale dell’associazione, allo Sheraton Hotel Parco De Medici, a Roma.
Quali sono gli ostacoli che Anbi chiede al governo di rimuovere per agevolare la realizzazione del Piano laghetti? “Abbiamo bisogno di accelerare tutto il tema delle opere pubbliche– risponde Vincenzi- i cambiamenti climatici stanno andando molto più veloce rispetto a quello che avevamo previsto, quindi dobbiamo adeguare il Paese al rispetto di queste tempistiche. Per questo apprezziamo la scelta del governo di creare un commissario per velocizzare quelle opere straordinarie che devono mettere in sicurezza quei territori oggi maggiormente colpiti, per togliere le burocrazie ed avere un impatto positivo sulle economie e sulle popolazioni, garantendo un futuro alle nuove generazioni che vogliono continuare a rimanere nel nostro straordinario Paese”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it