La copertina della Costituzione italiana mostrata a testa in giù, e poi il grido “vergogna, vergogna”. Il M5S ha alzato cartelli chiedendo di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino. Intanto, Fdi esulta: “Giustizia è fatta”
di Vittorio Di Mambro Rossetti, Antonio Bravetti, Mirko Gabriele Narducci ed Emanuele Nuccitelli
ROMA – L’aula del Senato ha approvato il ddl costituzionale sulla riforma della giustizia, che contiene la separazione delle carriere. Su 178 votanti i favorevoli sono stati 106; i contrari 61; gli astenuti 11. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, il provvedimento per essere approvato definitivamente ora ha bisogno di una seconda approvazione da parte della Camera e di nuovo da parte del Senato.MELONI: “AVANTI DECISI VERSO IMPEGNO PRESO CON ITALIANI”
“L’approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia, segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione. Il percorso non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all’Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni.
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NORDIO: “REALIZZATO ASPIRAZIONE CHE HO DAL 1995”

“Sono cose che scrivo da trent’anni, diciamo che sono molto soddisfatto perché ho realizzato una mia aspirazione in cui dal 1995, quando ho scritto il primo libro sulla giustizia, da magistrato credevo fermamente”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando con i giornalisti in Senato subito dopo l’approvazione della riforma.
“La seconda lettura dovrebbe essere rapida e poi penso che passeremo al referendum– ha aggiunto- cosa che anche io auspico perché è una materia così dedicata e importante che va sottoposta al giudizio degli italiani“.
“L’attuale conflitto tra politica e magistratura? Nel tempo vi sono stati forse dei conflitti anche più aspri- ha detto ancora Nordio-. Diciamo che di fronte a una riforma così epocale, le divergenze di opinioni si sono acuite. Però io spero, auspico e sono certo che adesso il dialogo riprenderà con maggiore serenità”.
TAJANI: “CITTADINI SOVRANI, DECIDERANNO CON REFERENDUM”
Sul referendum è d’accordo il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani: “Noi siamo sempre per rispettare la legge, se si fa il referendum si andrà a votare per il referendum. I cittadini sono sovrani in democrazia: noi abbiamo fatto una riforma e il popolo deciderà – se si fa il referendum – se questa riforma la gradisce o no. Ricordo che già ci fu un referendum che riguardava la magistratura, e ci fu un plebiscito sul tema della responsabilità civile dei magistrati”.
“Per noi di Forza Italia questa è una giornata meravigliosa che dedichiamo a Silvio Berlusconi, che ha dedicato una parte importante della sua attività politica alla riforma della giustizia. Oggi ci è riuscito, e ci guarda da lassù”, ha concluso.
FDI ESULTA: “GIUSTIZIA È FATTA”
Fratelli d’Italia esulta con un flash mob dopo l’approvazione della riforma della giustizia in Senato. Deputati e senatori hanno festeggiato con un flash mob fuori da palazzo Madama. Bandiere e uno striscione: “Giustizia è fatta”.

PROTESTA OPPOSIZIONE IN SENATO: COSTITUZIONE A TESTA IN GIÙ
La copertina della Costituzione italiana mostrata a testa in giù, e poi il grido “vergogna, vergogna”. È la protesta dei senatori dell’opposizione, scoppiata immediatamente dopo il voto in Aula della riforma costituzionale per la separazione delle carriere in magistratura. Subito dopo, la seduta è stata sospesa per riportare l’ordine in Aula.

PROTESTA M5S IN AULA CON CARTELLI
Sempre in segno di protesta contro la separazione delle carriere, il M5S nell’aula del Senato ha sollevato dei cartelli per dire alla maggioranza di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino, tirati in ballo dal centrodestra continuamente, in maniera impropria e offensiva nei confronti dei due simboli dell’antimafia.https://tv.dire.it/mediaplayer/index.html?id=687faa89623c73cce3ab379d&resolution=master
Nella stessa protesta i Cinquestelle hanno denunciato che la separazione delle carriere viene, piuttosto, fatta per portare a compimento il progetto di Licio Gelli e quello di Silvio Berlusconi.
CONTE: “GUINZAGLIO A TOGHE, SOGNO DI GELLI E DELLA P2”
“Ingiustizia è fatta. Processi lumaca, precari a rischio nei tribunali, app per il processo telematico che hanno creato caos, disagi e file per settimane, criminali che scappano prima dell’arresto perché con la riforma Meloni-Nordio vengono avvertiti, borseggiatori impuniti perché senza la denuncia del derubato forze dell’ordine e tribunali non possono fare niente”. Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte.
Ovviamente, aggiunge, “questi non sono problemi da risolvere per il Governo Meloni perché sono i problemi dei comuni cittadini. Molto più importante mettere il guinzaglio ai magistrati, proteggere politici e potenti dall’azione dei tribunali e realizzare il sogno di Licio Gelli e della P2: è per questo che poco fa hanno approvato la separazione delle carriere al Senato. Hanno in testa un disegno ben chiaro: i pubblici ministeri superpoliziotti sotto la sfera di influenza e di condizionamento del Ministro della Giustizia di turno, meno garanzie per i cittadini comuni, più impunità per qualche potente privilegiato. Una giustizia su misura per chi conta, per chi ha il potere in mano: ingiustizia è fatta”.
GASPARRI: “ORGOGLIOSI RIFORMA CHE DEDICHIAMO A BERLUSCONI”
“Siamo orgogliosi di avere portato all’approvazione dell’Aula di Palazzo madama una storica riforma della giustizia, che modifica la Costituzione, introduce la separazione delle carriere e, soprattutto, introduce il sorteggio per il CSM ponendo fine alla lottizzazione correntizia e al mercimonio delle cariche. Una riforma che dedichiamo a Silvio Berlusconi“. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri.
“Una priorità nel programma di Forza Italia e del centrodestra, che adesso proseguirà veloce il suo cammino con la terza e quarta votazione. L’eventuale referendum popolare rafforzerà, ancora di più con il consenso dei cittadini, questa riforma– ha aggiunto-. Una giustizia giusta, senza condizionamenti politici, senza lottizzazioni è l’obiettivo che ha sempre perseguito Silvio Berlusconi e che, in questa legislatura, vogliamo rendere realizzabile con la riforma costituzionale. Per Forza Italia un grande successo, frutto della nostra determinazione e della nostra tenacia. E dell’impegno che Silvio Berlusconi ha profuso per anni, subendo una dura es ingiusta persecuzione che non dimenticheremo mai. Ma, soprattutto, non dimenticheremo mai i suoi insegnamenti e la sua determinazione”.
SEPARAZIONE CARRIERE. ANM: “TOGLIE GARANZIE CITTADINI E RENDE PIÙ FRAGILE STATO DIRITTO”
“La riforma costituzionale approvata oggi toglierà garanzie ai cittadini, questa è la nostra principale preoccupazione. Ed è chiaro che l’intento di questa riforma sia quello di avere una magistratura addomesticata e subalterna, che rinunci al proprio compito di controllo di legalità”. Lo afferma la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati.
“Nel pieno rispetto del voto odierno e in attesa dei successivi passaggi parlamentari previsti dall’articolo 138 della Costituzione continueremo a intervenire nel dibattito pubblico per argomentare con convinzione e determinazione le ragioni della nostra contrarietà a questo disegno di legge. Lo faremo nei prossimi mesi e lo faremo fino al referendum. La riforma Nordio mette a rischio l’indipendenza della magistratura, lo fa indebolendo l’organo di autogoverno innanzi tutto. E lo fa non prevedendo per la giustizia le risorse necessarie a garantirle un efficace funzionamento. Questa riforma non rafforza lo Stato di diritto: lo rende più fragile”, conclude la Giunta esecutiva centrale dell’Anm.
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