Ceprano è il primo comune della provincia di Frosinone ad applicare il decreto legge n.25/20225 che consentirebbe, se applicato integralmente, un aumento medio lordo di circa 300 euro mensili sulla busta paga di tutti i dipendenti e questa sarebbe la cosa giusta da fare. L’Ente però la pensa diversamente e le risorse stanziate pari ad euro 25.092,00 intende destinarle esclusivamente ad aumentare la retribuzione di posizione, detto in parole povere i soldi in più li prenderanno solo 4 dipendenti su 34. Un’assoluta distribuzione parziale e non equa, tanto che l’aumento medio di 300 euro lordi per tutti sarà solo un sogno.
Va precisato che l’eventuale incremento riguarda esclusivamente il “fondo del personale” e questolo chiarisce in modo netto la nota della Ragioneria generale dello Stato, che esclude l’utilizzo diretto di queste risorse per le elevate qualificazioni. Tutto però può ancora essere adeguato per raggiungere l’obiettivo, perché:
una volta incrementato il fondo del personale va avviata la contrattazione con le Organizzazioni sindacali
Ed infatti la parte datoriale con il Sindaco ed il Segretario generale si rendono conto che non ci può essere una decisione unilaterale e provano a raggiungere un accordo, ma mentre la nostra Organizzazione Sindacale sempre attenta alle dinamiche ed al rispetto dei diritti di tutti i lavoratori abbandonava la seduta ritenendo la proposta inaccettabile e provocatoria, CGIL FP e FP CISL -incredibile ma vero – davano vita ad un accordo molto vantaggioso per tutti i lavoratori e cioè, – uditeudite – l’aumento annuo lordo per i 4 dipendenti con incarichi di elevata qualificazione sarà di euro 5.000,00 mentre per gli altri 30 dipendenti l’aumento annuo lordo sarà di euro 169,33 e per loro molto soddisfacente per tutti.
Un accordo che per noi rappresenta invece un vero e proprio schiaffo alla “dignità dei lavoratori”, quelli onesti e responsabili, quelli che al mattino si alzano per andare a lavorare e che desiderano dare un contributo costruttivo e serio alla società ed invece ricevono solo briciole dal proprio datore di lavoro. Ma la domanda che devono farsi tutti i dipendenti del Comune di Ceprano è la seguente: perché CGIL e CISL hanno firmato l’accordo? Perché non sono stati tutelati tutti i dipendenti del Comune di Ceprano? E perché le RSU aziendali di CGIL e CISL hanno condiviso un accordo che penalizza 30 dipendenti su 34?
Questa Organizzazione sindacale ha convocato un’assemblea e i presenti hanno manifestato tutto il loro dissenso per l’operato dell’Amministrazione Comunale di Ceprano che, in modo netto e chiaro, ha riconosciuto solo ai 4 funzionari di elevata qualificazione un riconoscimento economico importante, mentre per i restanti 30 dipendenti un’elemosina e tutti i presenti si sono chiesti all’unisono: ma chi doveva difendere i lavoratori perché ha condiviso l’accordo?