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Il Lazio che non ti aspetti, tra bellezze insolite e storie sorprendenti

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Un viaggio attraverso luoghi inediti, ricchi di fascino, tradizioni e suggestioni

Lontano dalle rotte più battute, esiste un Lazio segreto, fatto di paesaggi inconsueti, borghi dimenticati e storie che attendono di essere raccontate. Un’anima segreta della regione, che sfugge alle guide tradizionali ma regala esperienze autentiche, ricche di fascino e meraviglia. Dalle architetture fuori dal tempo ai giardini incantati, passando per antichi villaggi scolpiti nella roccia, il Lazio sorprende con luoghi che parlano di cultura, mistero e bellezza silenziosa. Un invito a rallentare, osservare e lasciarsi guidare dalla curiosità, alla scoperta dellinsolito e dellinatteso. Per partire alla scoperta di questi luoghi, il punto di partenza ideale è l’FH55 Grand Hotel Palatino, nel cuore di Roma, rappresenta la base perfetta per organizzare escursioni verso il Lazio meno conosciuto.

Pochi territori al mondo offrono una concentrazione di bellezza, storia e suggestione come il Lazio. Al centro di tutto, Roma: città eterna, icona di cultura, spiritualità e genialità architettonica, che continua ad incantare milioni di viaggiatori con la forza del suo patrimonio storico e artistico. Oltre alle mete più celebri, la regione custodisce una rete di luoghi meno noti ma di straordinario valore culturale, paesaggistico ed emotivo. Veri e propri gioielli fuori dai percorsi turistici convenzionali, dove il tempo sembra essersi fermato. È qui che il viaggiatore curioso può vivere esperienze uniche, a contatto con la storia minore, le tradizioni locali e la natura incontaminata.

In un viaggio alla scoperta dell’anima più nascosta del Lazio, non si può non partire dal cuore di Roma, dove la storia si manifesta nei suoi dettagli più silenziosi: tra questi, uno dei luoghi più emblematici è la Ruota degli Esposti, ancora visibile accanto all’antico Ospedale di Santo Spirito in Sassia. La tradizione attribuisce l’istituzione della Ruota degli Esposti al XII secolo, nel cuore del Medioevo, in seguito a un evento che scosse profondamente la città di Roma. Dopo il ritrovamento nel Tevere dei corpi di tre neonati annegati, Papa Innocenzo III volle intervenire per prevenire simili tragedie, dando il via alla realizzazione di questo particolare dispositivo di accoglienza anonima per i bambini abbandonati. Sebbene non esistano certezze sul verificarsi di questo drammatico episodio, è unanimemente riconosciuto che, in quell’epoca, gli abbandoni e le uccisioni dei neonati fossero purtroppo realtà molto diffuse, soprattutto nelle famiglie meno agiate. Di fronte a questa dolorosa circostanza, venne deciso di dedicare un reparto specifico all’interno dell’ospedale atto ad accogliere e prendersi cura dei bambini abbandonati, garantendo loro almeno una possibilità di salvezza. Ed è cosi che la Ruota degli Esposti entrò in funzione: le mamme in difficoltà potevano aprire lo sportello della ruota, adagiare il neonato e suonare il campanello per avvisare le suore, quest’ultime prendevano il bambino e, dopo aver fatto una croce sul piedino, consegnavano il neonato alla balia. Osservare oggi la ruota significa entrare in contatto con un passato carico di umanità e dolore silenzioso. Quel piccolo sportello di legno, apparentemente semplice e discreto, racchiude storie di vite fragili affidate al destino e ad un gesto di speranza.

Proseguendo il viaggio alla scoperta del Lazio più autentico, si incontra Calcata, un piccolo borgo fatato arroccato su uno sperone di tufo che domina la Valle del Treja nel cuore della Tuscia Viterbese. Facilmente raggiungibile dal centro di Roma, offre ai visitatori un tuffo nel tempo, tra stradine medievali, botteghe artigiane, panorami mozzafiato e labirinti.

Ma Calcata non è solo un gioiello architettonico: è un luogo carico di mistero e leggenda, noto anche come il borgo delle streghe. Per secoli, storie di magia, riti arcani e alchimisti hanno avvolto questo villaggio in un’aura di esoterismo che ancora oggi si respira tra le sue mura antiche. Non è un caso che negli anni ‘60 e ‘70 abbia attratto una vivace comunità di artisti, hippies e spiriti liberi da tutto il mondo, che hanno visto in Calcata un rifugio fuori dal tempo dove sperimentare uno stile di vita alternativo. Definito da molti come il “borgo degli artisti”, Calcata è diventato un punto di riferimento per creativi, artigiani e liberi pensatori che hanno restituito vita a un paese destinato all’abbandono. Ancora oggi, l’energia vibrante di quella rivoluzione culturale è palpabile: atelier, gallerie, spettacoli improvvisati e festival popolano le viuzze del centro, trasformando ogni angolo in una piccola scena di teatro permanente.

Oggi, questa comunità cosmopolita convive armoniosamente con le radici storiche del borgo, creando un’atmosfera magica, sospesa tra sacro e profano, tra passato e presente. E se l’anima bohémien di Calcata conquista il cuore, il suo territorio incanta gli occhi: oltre al fascino delle sue pietre antiche, il borgo si trova all’interno di un’area naturale protetta ricca di sentieri, cascate e percorsi escursionistici che attirano amanti della natura e del turismo sostenibile. Il percorso verso la Cascata di Monte Gelato, ad esempio, è tra i più amati. Calcata è un’esperienza: un intreccio di storia, arte, natura e leggenda che aspetta solo di essere vissuta.

Per chi desidera esplorare le bellezze nascoste e le curiosità del Lazio, l’FH55 Grand Hotel Palatino rappresenta la base perfetta. Situato nel cuore di Roma, a pochi passi dai principali monumenti e dalle stazioni di trasporto pubblico, l’hotel offre un accesso comodo e rapido a destinazioni come la Ruota degli Esposti, il borgo di Calcata e molti altri luoghi originali della regione.