Milano, 02 Luglio 2025 – «Ringrazio il Sottosegretario Delmastro per l’accurata risposta che ha fornito alla mia interrogazione riguardante quel detenuto evaso dal carcere di Bollate e morto suicida dal Duomo di Milano. L’uomo aveva ammazzato una donna e si era fatto trasferire nel carcere di Bollate: la casa di reclusione è nota per una impostazione rieducativa molto avanzata, che va oltre il semplice trattamento penitenziario del detenuto e si focalizza soprattutto su un percorso di cambiamento molto personalizzato, mirato al reinserimento sociale e a una maggiore autonomia. Vengono però concessi permessi premio e di lavoro esterno con molta, troppa facilità. Questa persona, dopo essere evasa, ha ammazzato un’altra donna e poi si è suicidato dalle guglie del Duomo. Credo vadano riviste certe misure e il Governo si è impegnato su questo, perché il detenuto, Emanuele De Maria, ha fruito di permessi e, forse, con un po’ più di attenzione, si sarebbe evitato il suo suicidio e che venisse ammazzata un’altra donna, dopo aver avuto solo 14 anni per la prima donna che aveva ucciso a Castel Volturno. Credo che in questi casi – e ha fatto bene il Sottosegretario a sottolinearlo – occorra rivedere certe norme, soprattutto perché, come si è visto al riguardo, sfuggono a tutti i controlli, anche di autorità di Polizia e dei Carabinieri. L’uomo, è bene sottolinearlo, ha ucciso con numerose coltellate Chamila Wijesuriya, la barista dell’hotel Berna di Milano: si tratta dunque di una persona che evidentemente non meritava di avere i facili permessi di cui ha goduto. Quando il Governo rivedrà queste norme sarà fondamentale comunicarle all’opinione pubblica, perché questa vicenda ha lasciato un’amarezza in tanti cittadini milanesi nel vedere una seconda donna ammazzata. Sono certo che grazie al lavoro del sottosegretario Delmastro, situazioni simili non si verificheranno con la facilità con cui si possono verificare oggi».
Così il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi,Riccardo De Corato.