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UGL Salute Molise: “I lavoratori della sanità non sono carne da macello”

Basta giochi politici sulla pelle di cittadini e operatori

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La UGL Salute Molise denuncia con forza la drammatica situazione in cui versano i lavoratori del comparto sanitario regionale, costretti da anni a operare in condizioni inaccettabili, sfruttati come carne da macello in un sistema ormai al collasso. “Gli operatori sanitari, con turni massacranti, personale ridotto all’osso e carenze strutturali gravissime continuano a garantire, con professionalità e sacrificio, i servizi essenziali ai cittadini. Ma non si può più tacere: stanno pagando un prezzo altissimo per l’incapacità della politica di offrire soluzioni concrete” dichiara Giovanni Colacci, segretario regionale della UGL Salute. “Mentre i lavoratori arrancano – prosegue il sindacalista –  i rappresentanti istituzionali si limitano a litigare sulla stampa per l’assegnazione dei prossimi fondi, in un indecoroso scambio di accuse che nulla ha a che vedere con l’interesse collettivo. I cittadini molisani assistono a questo teatrino mentre vedono smantellati i loro diritti fondamentali. È inaccettabile che in una regione che ambisce all’uscita dal commissariamento non si riescano a garantire cure adeguate. Se questa è la sanità che ci attende fuori dal commissariamento, allora la preoccupazione è più che legittima. Ora diciamo basta! Non si può più governare la sanità con logiche di spartizione o emergenza. Servono investimenti reali, stabilizzazioni, assunzioni e una pianificazione seria. I lavoratori hanno diritto alla dignità. I cittadini hanno diritto a una sanità giusta, equa, accessibile. Rivolgiamo un appello urgente alla politica regionale: mettete da parte le polemiche e agite subito. La sanità molisana non può più aspettareconclude la UGL Salute Molise.