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 REFERENDUM, PALUMBO (FDI): «ANCHE IO, COME IL PRESIDENTE MELONI, RITIRERO’ SCHEDA REFERENDARIA MA NON VOTERO’»!

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Milano, 04 Giugno 2025 – «Io, sul Referendum di domenica e lunedì sono assolutamente contro e, come il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ritirerò la scheda ma non voterò. Sono e sarò sempre in piena sintonia e con la linea chiara e coerente del mio Presidente Meloni quindi, questo fine settimana, mi recherò al seggio solamente per ritirare la scheda referendaria, ma non parteciperò a questa farsa che non ha nulla a che vedere con la tutela dei diritti dei lavoratori. I referendum promossi dalla CGIL sono l’ennesimo tentativo di strumentalizzazione politica travestito da battaglia sociale. Ma chi oggi chiede di cancellare pezzi dello Stato sociale, dov’era quando venivano approvate riforme dannose come il Jobs Act del Governo Renzi per esempio? Dov’erano questi sedicenti paladini dei diritti dei lavoratori quando avevano la possibilità di accorciare i tempi per ottenere la cittadinanza? Hanno governato per decenni senza aver fatto nulla di concreto per i cittadini. I quesiti referendari proposti non solo sono estremamente inutili ma, soprattutto, sono anche pericolosi perché minano l’equilibrio tra tutele e competitività, alimentando illusioni senza offrire soluzioni reali. Se la CGIL vuole davvero tutelare i lavoratori, inizi a occuparsi seriamente dei salari più bassi d’Europa, della precarietà reale che colpisce giovani e famiglie e della pressione fiscale che soffoca le imprese e i dipendenti. Fa riflettere, inoltre, il fatto che mentre i lavoratori italiani faticano ad arrivare a fine mese, i vertici sindacali percepiscano stipendi tra i più alti d’Europa. Fratelli d’Italia continuerà a lavorare per un mondo del lavoro moderno, giusto, e rispettoso della dignità di chi produce e crea valore. I referendum dell’8 e 9 giugno non ci rappresentano. Chi ama l’Italia, chi ama il lavoro, non si presta a questa sceneggiata».

Lo dichiara Flavio Palumbo, responsabile del Dipartimento Lavoro di Fratelli d’Italia.