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Sanità, Giuliano (UGL): “Professione infermieristica sempre più in crisi”

Investire su emolumenti, formazione e sicurezza per il rilancio

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“L’insofferenza tra gli infermieri è tangibile e diffusa” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute. “L’assottigliarsi delle loro fila – prosegue il sindacalista -sembra non conoscere sosta ed i giovani non guardano più con l’entusiasmo di un tempo a questo percorso lavorativo come dimostrato da molti concorsi per assegnazione di borse di studio delle scuole di specializzazione andate deserte. Non c’è da sorprendersi, dunque, di fronte alle cifre raccolte nell’indagine condotta dall’Osservatorio di Club Infermieri, dove il 58% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso in considerazione l’ipotesi di abbandonare la professione. Come dar torto a chi manifesta questo disagio? I motivi sono sotto gli occhi di tutti. La assoluta inadeguatezza degli emolumenti rispetto alla media europea la abbiamo più volte denunciata. Così come le difficili condizioni di lavoro legate a turni insostenibili a cui ormai da tempo si sommano le continue aggressioni verbali ma soprattutto fisiche subite. Lo confermano i recenti fatti di cronaca che hanno visto un tentativo di strangolamento ai danni di un infermiere in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cervello di Palermo e gli atti di violenza subiti da altri colleghi a Gallarate e Biella. Non è un problema di collocazione geografica degli eventi delittuosi ma di una deriva che l’inasprimento delle pene per chi compie atti di violenza non ha, ad oggi, frenato.  Serve di più per rilanciare la figura dell’infermiere, non solo in tema di emolumenti e sicurezza. Come ripensare questo ruolo cruciale puntando sulla valorizzazione delle competenze e dando spazio a una formazione mirata e al passo con i tempi per rendere forte la professione. Non c’è tempo da perdere. Perché le corsie degli ospedali si svuotano e la sanità italiana, a corto di infermieri, rischia l’implosione” conclude Giuliano.

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