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Siglata una sinergia produttiva per tutelare l’ape ligustica

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Subiaco , Foppoli: “Nasce un percorso virtuoso di condivisione dell’apicoltura,  per  salvaguardare il settore”

Presso la “Porta del Parco” a Subiaco, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini rappresentato dal commissario Alberto Foppoli, dal Sindaco Comune di Vallepietra  Daniele Mioni e dal Presidente  dell’Associazione A.L.API ETS  (Associazione Laziale Apicoltori) Flaminia Raggi (nella foto). Nel suo contenuto, il protocollo ha l’obiettivo di attuare azioni per la  salvaguardia ed il miglioramento genetico della specie “Ape Ligustica”. Nel  particolare  si propone di creare un prototipo di area di accoppiamento (ADA) dedicata alla fecondazione in purezza delle vergini con fuchi di certa origine razziale. L’ADA sarà collocata nella regione Lazio nel Parco dei monti Simbruini all’interno del territorio del Comune di Vallepietra, il progetto punta alla selezione e salvaguardia di apis mellifera ligustica con particolare attenzione al carattere di tolleranza alla igienicità. Un’attività che si svilupperà appunto nel Parco dei Monti Simbruini, prorpio nel territorio del Comune di Vallepietra. “L’Ente Parco, l’A.L.API ETS ed il Comune di Vallepietra – si legge nel protocollo-  condividono l’interesse per l’ape Ligustica, la sua salvaguardia ed il miglioramento genetico della specie. Dal punto di vista della biodiversità è superfluo ricordare il ruolo cruciale che questo insetto impollinatore svolge, ed è altresì noto il delicato equilibrio tra vita ed estinzione, causato da molteplici fattori non ultimo l’inquinamento, cui l’ape è sottoposta. L’apicoltura, come ogni altro comparto produttivo, sta risentendo in maniera drammatica degli effetti della globalizzazione. Nel caso delle api alcune conseguenze negative sono ben note ed affliggono il comparto da diversi decenni con questo progetto si mira alla conservazione e salvaguardia di questa specie italiana patrimonio ed eccellenza del comparto, secondo metodologie scientificamente validate. La creazione di un’area di accoppiamento associativa rappresenta un’importante opportunità per migliorare la qualità del patrimonio apistico laziale, rispondendo alle sempre più pressanti necessità di api performanti e resistenti alle patologie. È risaputo che l’utilità delle api va ben oltre la produzione del miele. Esse infatti intervengono in modo determinante anche nei meccanismi vitali del mondo vegetale quali la riproduzione. La loro elevata sensibilità all’inquinamento, inoltre, viene utilizzata per stabilire il grado di contaminazione di un ambiente naturale. Che le api siano un patrimonio comune e che debbano essere quanto più possibile preservate è un concetto che trova un consenso universale, sebbene nei fatti tenda a prevalere il vantaggio individuale, più o meno consapevole, con frequenti effetti  estremamente dannosi su questo insetto”. “L’accordo siglato oggi con la presenza di alcuni apicoltori locali  del consigliere regionale Flavio Cera e del Direttore dell’Ente Gianluca Scialanga (f.f.) –commenta il commissario Alberto Foppoli- traccia un percorso virtuoso di condivisione dell’apicoltura nell’ottica di salvaguardare il settore, le api  svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della biodiversità e forniscono un’imprescindibile supporto alle produzioni sementiere attraverso l’impollinazione. L’iniziativa ha il plauso della Regione Lazio, con grande attenzione da parte dell’Assessore Regionale al ramo l’on. Giancarlo Righini, considerando l’importanza che ha questo progetto pilota in ambito regionale”.