La Casa Bianca annuncia accordi per oltre 600 miliardi, e “il più grande accordo di vendita militare della storia”
ROMA – 600 miliardi di buone ragioni per definire il tour in Arabia Saudita di Trump (e del gotha delle imprese americane) l’inizio di una “nuova era” nei rapporti bilaterali. Stati Uniti e Regno saudita hanno chiuso un pacchetto complessivo di accordi per oltre 600 miliardi di dollari, che coinvolge settori strategici come difesa, tecnologia, energia, sanità e infrastrutture.
Il capitolo più imponente riguarda la difesa. Washington e Riad hanno firmato quello che viene descritto come il più grande accordo di vendita militare della storia, del valore di circa 142 miliardi di dollari. L’intesa prevede forniture di armamenti, servizi e formazione militare, articolati in cinque aree principali: aerospazio, difesa missilistica, sicurezza marittima, controllo delle frontiere e modernizzazione delle forze armate. Secondo le fonti ufficiali, oltre una dozzina di aziende americane saranno coinvolte nella fornitura di sistemi d’arma avanzati e nel rafforzamento delle capacità saudite, con particolare attenzione alla formazione delle accademie militari e del personale medico militare.Tra i principali protagonisti spicca il colosso saudita DataVolt, che ha previsto un investimento da 20 miliardi di dollari per sviluppare data center basati sull’intelligenza artificiale negli Stati Uniti. A questo si aggiungono investimenti congiunti per circa 80 miliardi di dollari, che coinvolgono aziende statunitensi come Google, Oracle, Salesforce, AMD e Uber. Progetti infrastrutturali da parte di società americane come AECOM, Parsons e Jacobs interesseranno grandi opere in Arabia Saudita, tra cui l’aeroporto internazionale King Salman e la città di Qiddiya, per un totale di circa 2 miliardi di dollari in esportazioni di servizi.
Nel comparto energetico, GE Vernova fornirà turbine e soluzioni per un valore di 14,2 miliardi di dollari, mentre Boeing ha siglato un contratto da 4,8 miliardi per la vendita di aerei passeggeri 737-8 alla società saudita AviLease. La NASA e l’Agenzia Spaziale Saudita collaboreranno al lancio di un satellite CubeSat nell’ambito della missione Artemis II, con l’obiettivo di monitorare le condizioni meteorologiche nello spazio.
Nel 2023, gli investimenti diretti sauditi negli Stati Uniti hanno toccato i 9,5 miliardi di dollari, principalmente nei settori dei trasporti e dell’automotive. Nel 2024, il commercio bilaterale ha raggiunto 25,9 miliardi, con un surplus commerciale per gli Stati Uniti di 443 milioni. L’Arabia Saudita resta anche il principale partner per le vendite militari americane all’estero, con contratti attivi per oltre 129 miliardi di dollari.
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