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Arpino, emozione e cultura all’Acropoli di Civitavecchia: gli studenti del Tulliano mettono in scena “The Tempest” per il 44° Certamen Ciceronianum Arpinas

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Una sera carica di emozione, arte e significato quella vissuta all’Acropoli di Civitavecchia di Arpino, dove, in occasione della 44ª edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas, è andato in scena lo spettacolo “The Tempest” di William Shakespeare, interamente recitato in lingua inglese dagli studenti del Liceo Classico “Tulliano”, sezione Cambridge International School.

Un grazie sentito alla Dirigente Scolastica prof.ssa avv. Paola Materiale che ha dato vita al progetto teatrale, coordinato con passione e competenza dalle professoresse Daniela Lecce e Sandra Ranaldi, si è realizzato grazie alla collaborazione con Piergiorgio Sperduti, esperto teatrale e anima de “La Valigia di Prospero”. In un’atmosfera suggestiva, illuminata dalla storia millenaria dell’antica Arpinum, gli studenti hanno saputo regalare al pubblico una rappresentazione intensa, coinvolgente, fortemente identitaria, che ha unito il teatro classico all’energia delle nuove generazioni.

A portare i saluti istituzionali della Provincia di Frosinone e del suo Presidente, Luca Di Stefano, è stato il presidente del consiglio provinciale, Gianluca Quadrini, presente all’evento “Sono profondamente onorato di essere qui oggi – ha dichiarato – in un luogo che racconta le nostre radici più antiche e che continua a essere teatro di cultura viva e partecipata. Il Certamen Ciceronianum non è solo un appuntamento accademico di prestigio internazionale, ma anche una fucina di talenti, un ponte tra passato e futuro. Vedere questi studenti affrontare con tanta maturità e padronanza un’opera complessa come ‘The Tempest’ di Shakespeare, per di più in lingua originale, è motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità.”
Il presidente ha poi sottolineato il valore formativo dell’esperienza vissuta dai ragazzi: “Iniziative come questa insegnano che la cultura non è solo memoria, ma è anche azione, creazione, voce. Complimenti sinceri agli studenti, ai docenti e a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto: avete dato vita a qualcosa di straordinario, che resterà nella memoria di chi c’era.”