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Il Collegio Araldico tra Storia e Modernità: intervista al Conte Fabrizio Antonielli d’Oulx

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Oggi, nel presentarvi le più prestigiose e storiche associazioni romane, abbiamo l’onore di condividere un’intervista esclusiva con il Conte Fabrizio Antonielli d’Oulx, direttore editoriale della celebre Rivista del Collegio Araldico, con sede a Roma in Via Crescenzio 103.


-Qual è la storia del Collegio Araldico e quali furono le ragioni principali per la sua fondazione?
Il Collegio Araldico, sorto col nome di Istituto Araldico Romano nel 1853 ed approvato e riconosciuto nel 1858. Alla morte del Conte Baldassarre Capogrossi Guarna per la successione la scelta, unanime, si posò sul Conte Ferruccio Pasini Frassoni, Patrizio ferrarese, sin da allora considerato e riconosciuto, per i suoi dotti studi e per attività di ricerche, insigne ed autorevolissimo Maestro di fama europea di discipline araldiche.
Martedì 29 settembre 2015, in Roma, si teneva il Consiglio di Presidenza del Collegio Araldico per definirne i nuovi organici e la struttura, a seguito dell’ultimo Consiglio di Presidenza del 19 marzo 2015 in occasione del quale il conte Roberto Colonnello Bertini Frassoni, nominando i suoi successori, rinunciava alla guida dello stesso Collegio Araldico, il quale si dava una nuova organizzazione e un nuovo statuto, più efficienti e adeguati ai tempi, rinnovando il Consiglio di Presidenza e gli altri organi gestionali.
Il Collegio Araldico pubblica regolarmente la Rivista del Collegio Araldico, giunta ormai al 115° anno di vita, e il Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, del quale si è avuta recentemente la pubblicazione della XXVI edizione.


-In che modo il Collegio Araldico gestisce e verifica i titoli nobiliari?
In realtà, tali verifiche sono effettuate da un altro ente, il Corpo della Nobiltà Italiana (www.corpodellanobiltaitaliana.it), al quale il Collegio Araldico si appoggia per garantire l’autenticità e la correttezza delle informazioni.
Il Libro d’Oro della Nobiltà Italiana riunisce le famiglie che erano elencate nel Libro d’Oro della Consulta Araldica del Regno d’Italia e quelle comprese negli Elenchi Ufficiali Nobiliari del 1921 e del 1933. Sono presenti 1997 famiglie nobili, per ciascuna delle quali è riportato un breve cenno storico, lo stato di famiglia aggiornato e lo stemma in bianco e nero, con relativa blasonatura.


-Esistono eventi organizzati dal Collegio per divulgare la conoscenza dell’araldica?
Assolutamente sì, domenica 10 novembre 2024, la città di Pinerolo ospiterà il 40° Convivio Scientifico, organizzato dalla Società Italiana di Studi Araldici (S.I.S.A) in collaborazione con il Collegio Araldico . Questo appuntamento imperdibile riunirà esperti, studiosi e appassionati provenienti da tutta Italia e dall’estero.