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Una nuova storia per l’origini del vino Cesanese

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Piglio, Appuntamento Al Piglio Maison de Charme  per “L’Enigma Cesanese”

Si dimostra vincente il binomio cultura-vino messo in atto dalla splendida struttura “Al Piglio Maison De Charme, che dimostra l’importante sinergia che porta ad apprezzare e conoscere meglio il vino attraverso anche gli appuntamenti culturali. Sabato prossimo ci sarà la presentazione del volume del giornalista d’inchiesta Piero Riccardi dal titolo “Enigma Cesanese”. Una visione nuova, una ricostruzione storica che sulla base di recenti studi del Crea di Conegliano sul DNA del Cesanese, ridisegna l’origine dell’unico vino rosso DOCG del Lazio. “E’ la storia di un vitigno italiano, coltivato alle porte di Roma, -si legge nella prefazione-  che una certa agiografia scientifica e popolare vuole che fosse conosciuto dai Romani e apprezzato da Imperatori e Papi. In realtà  anche se si cerca di tenerlo nascosto, da qualche anno si è scoperto che il Cesanese di Affile non ha parentele genetiche con altri vitigni italiani. Volutamente nascosto, perché a detta di qualcuno, dirlo, scombussolerebbe le carte di disciplinari doc, di viticoltori, di chi lo ha sempre bevuto, in una parola metterebbe in crisi i concetti di autoctono e di identità”. Un vero enigma affascinante dunque , che pone un interrogativo sulla storia finora conosciuta e scritta delle origini di questo vino, che lo vedeva sulle tavole degli antichi Romani e prima di loro degli Etruschi e poi ancora dei Greci della Magna Grecia. L’unica conferma comune è che l’unico vero Cesanese coltivato nelle Terre storiche del Cesanese di Olevano Romano, Piglio e Affile è sempre quello di Affile. “…Della variante comune, anche se ripetutamente cercata. non ve ne sono tracce, invece questo vitigno per secoli è rimasto li in quella sorta di enclave che oggi fa riferimento appunto al Cesanese di Affile….”. Ma allora chi ha portato il vitigno Cesanese  in queste terre?  “Certo non gli Etruschi che coltivavano la Vitis vinifera sylvestris e nemmeno i Greci anche se da “viaggiatori” quale erano avevano importato nella Magna Grecia non pochi vitigni. Allora dobbiamo spostarci più a Oriente in Cappadocia dove molto forte e sentita era la comunità dei monaci Basiliani, fondata da San Basilio”. Secondo questa nuova ricostruzione, è stato un monaco basiliano che proveniva dalla Cappadocia. in cerca di una nuova terra dove pregare , che lo impiantò in una zona, meglio nota come la Valle dell’Aniene, dove vi erano tracce della presenza di culti cristiano bizantini, e si estese appunto nel territorio di Affile. Appuntamento dunque alla Maison de Charme Al Piglio sabato a0 febbraio alle 17:30, per incontrare l’autore, che sarà al tavolo dei lavori con l’illustre  produttore di vino Cesanese Antonello Coletti Conti, con la geologa Cristina Pratesi , ed interverranno anche il Sindaco Di Piglio Mario Felli, di Serrone Giancarlo Proietto, la dott.ssa Deborah Cuneo, e l’on Guido Milana, a coordinare i lavori sarà il padrone di casa Giovanni Negri.