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Dalle lacrime di Parolisi e zio Michele al gelo di Impagnatiello: ecco come mentono i colpevoli

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Ci sono colpevoli che hanno inondato microfoni e telecamere di lacrime, prima di essere arrestati. Altri invece sono sempre rimasti glaciali o non hanno mai confessato

di Silvia Mari e Marcella Piretti

ROMA – Pianti a dirotto, voci tremanti, disperazione. Prima che la legge arrivi a bussare. Sono tanti in questi ultimi anni i ‘colpevoli’ che prima di essere riconosciuti come tali hanno mostrato (o tentato di mostrare) un lato innocente, spesso pieno di lacrime e disperazione, per la vittima di turno che magari erano stati proprio loro a uccidere. Da Salvatore Parolisi (a cui potrebbe andare il ‘record’ delle lacrime di coccodrillo) a zio Michele o alla stessa Sabrina Misseri. Piangenti e poi, di lì a un certo lasso di tempo, finiti sotto accusa.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it