Raffaele Caiazzo era convinto che i cognati avessero una relazione tra loro e lo aveva detto anche al figlio. Gli era stato detto di smetterla con queste dicerie, altrimenti non avrebbe più visto i nipotini. Lui li ha uccisi
NAPOLI – Ha ucciso Luigi Cammisa, 29 anni, per quelle che lui ha definito ‘minacce’: “Se non la smetti non ti facciamo più vedere tuo nipote“. È quanto ha raccontato in sede di interrogatorio Raffaele Caiazzo, l’uomo di 44 anni accusato del duplice omicidio del genero e della nuora, Maria Brigida Pesacane, 24 anni, avvenuto ieri mattina a Sant’Antimo, nel napoletano.
L’UOMO ERA CONVINTO CHE I DUE COGNATI AVESSERO UNA RELAZIONE
L’uomo è ora rinchiuso nel carcere di Poggioreale e, a quanto si apprende, avrebbe minacciato il suicidio.
Caiazzo sospettava che le due vittime avessero una relazione, lo avrebbe confessato anche a suo figlio, Alfonso Caiazzo, marito di Maria Brigida e padre di due bambini. Ma i familiari gli avrebbe detto di smetterla, spiegando che quelle erano solo illazioni, dicendo che se avesse continuato non avrebbe più visto il nipotino. Questo sarebbe il motivo per il quale l’uomo si è armato di pistola uccidendo in strada il 29enne.
Autore:Nadia Cozzolino fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it