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Continua la serie di sviste  di Unione e Cambiamento

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Trevi Nel Lazio, Grazioli: “Il CORECALT è stato istituito da una legge regionale e sempre una legge regionale ha stabilito come dovrà essere liquidato e a chi dovranno essere affidati i beni liquidati”

Ormai si è abituati ai titoli fantasiosi che il gruppo di minoranza “Unione e Cambiamento” pubblica sui social, che puntano il dito contro il Sindaco Grazioli e la sua Amministrazione. Questa volta sembra quasi un titolo di un film : “Il grande inganno del Sindaco Grazioli”, utilizzato per attirare l’attenzione del pubblico, gridando per l’ennesima volta alla notizia sensazionale dell’oltraggio compiuto dal Primo Cittadino a danno della comunità trebana e per l’ennesima volta la loro illusione di “paladini della giustizia” si scioglie come neve al sole, incassando ancora una figuraccia. I consiglieri di minoranza accusano, tra l’altro, nel lungo ed interminabile post il Primo Cittadino che nell’ultima seduta consiliare del 25 ottobre “……Nascondeva, a tutta l’assemblea da lui stesso presieduta , che solo 3 giorni prima in qualità di Presidente del Co.Re.Calt. aveva firmato la delibera di approvazione del verbale di consegna della rete fognaria degli Altipiani, la quale ufficialmente, da tale data è passata nelle mani di Acea Ato2 e Ato5 (Piglio)….” . Una versione appunto cinematografica, che ha fatto ridere persino i vicini Sindaci di Piglio ed Arcinazzo Romano. “I Sindaci di Arcinazzo Romano, Piglio e Trevi nel Lazio in relazione alle vicende del CORECALT, -si legge in una nota del Sindaco l’avv. Silvio Grazioli- insieme all’accordo ed alla sottoscrizione dell’intesa tra CORECALT, ACEA ATO2 ed ATO5, per la manutenzione, il rinnovo e la gestione della rete fognaria del CORECALT evidenziano che nulla a che vedere con la rete fognaria del Comune di Trevi nel Lazio. A tal riguardo si ribadisce che la fognatura del proprio Comune riguarda soltanto la parte urbana del Comune ed è quella che è stata trasferita dal Commissario insieme al Servizio Idrico Integrato; ed è sempre quella per la quale è stato fatto ricorso presso il TAR, ed è sempre quella per la quale l’amministrazione di Trevi si è impegnata a sospendere qualunque trattativa e qualunque decisione, di qualunque tipo, ivi compreso il rimborso di € 1.300.000,00, in attesa della sentenza del Tribunale amministrativo che ci sarà il 16 dicembre. Il CORECALT è un organo istituito con una legge regionale, pertanto, è sempre una legge regionale che ne prevede la soppressione e le modalità. Infatti come la legge istituisce il CORECALT, è la legge che stabilisce come si liquida il CORECALT. La Regione Lazio, visto che l’ACEA non voleva prendere la manutenzione e la gestione della rete fognaria degli Altipiani (sono tre anni che l’ACEA si rifiuta di firmare l’intesa), ha obbligato l’ACEA a firmare l’accordo, e la stessa Regione si è impegnata ad erogare ad ACEA la somma necessaria per rimettere a norma gli impianti e farli funzionare. ACEA invece, ha preteso che il CORECALT restasse fino a quando non saranno completati tutti i lavori necessari per il corretto funzionamento dell’impianto, prevedendo un periodo transitorio di un anno e mezzo che potrà anche essere prolungato, fino alla totale messa a norma degli impianti. Quindi ACEA ha voluto che restasse responsabile in questa fase lo stesso CORECALT, questo nonostante tutti e tre i Sindaci, il Sindaco di Arcinazzo Romano, il Sindaco di Piglio ed il Sindaco di Trevi, hanno insistito fino all’ultimo affinchè l’ACEA assumesse anche la responsabilità giuridica della gestione, come già fa per il depuratore. L’ACEA –continua Grazioli- fa due pesi e due misure, quando c’è l’idrico l’ACEA stessa salta come un leone a prendersi l’incarico e la responsabilità, quando c’è la fognatura, vuole lasciare agli altri gli oneri. Ribadisco, unitamente ai Sindaci del Comuni di Arcinazzo Romano e di Piglio, che il CORECALT è stato istituito da una legge regionale e sempre una legge regionale ha stabilito come dovrà essere liquidato e a chi dovranno essere affidati i beni liquidati”. Le fantasiose ricostruzioni della minoranza, sulla vicenda Acea vengono ogni volta smontate da fatti concreti, mentre quello che è difficile da smontare è un verbale ufficiale di adesione al servizio idrico integrato datato 14 maggio 2012, quando alla guida del paese vi era l’Amministrazione del Sindaco Pierfilippo Schina, di cui l’attuale consigliere capogruppo di “Unione e Cambiamento” ne era Assessore….