Tra marzo e aprile 2025, il progetto “Cinema e paesaggio urbano: spazi, identità, relazioni” ha portato le scuole superiori del Lazio al centro di un’esperienza formativa che ha usato il cinema come strumento privilegiato per leggere la città di Roma. Le proiezioni, gli incontri e i dibattiti che si sono svolti al Teatro Palladium e nelle sedi scolastiche hanno permesso di riflettere sulle trasformazioni urbanistiche e culturali della Capitale attraverso quattro opere chiave della cinematografia italiana.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola, in collaborazione con il Collegio didattico DAMS – Università Roma Tre.
Il cuore del progetto è stato costituito dalla visione di quattro film selezionati per il loro forte legame con Roma e la capacità di raccontarne epoche, atmosfere e cambiamenti: Ladri di biciclette (proiettato l’8 marzo), Una giornata particolare (25 marzo), La dolce vita (30 aprile), oltre a Tutta la vita davanti, proiettato nelle scuole. Ogni titolo ha offerto un’occasione per leggere la città non solo come spazio fisico, ma come specchio di valori, tensioni e trasformazioni sociali.
Gli studenti, affiancati da esperti come Lorenzo Marmo, Arianna Vergari e Veronica Pravadelli, hanno affrontato temi come il lavoro, la famiglia, il ruolo della donna, il disagio generazionale, e la convivenza tra memoria e modernità. Il tutto attraverso la lente del cinema, che ha permesso di analizzare il linguaggio audiovisivo e il potere simbolico dell’immagine.
Oltre alle proiezioni pubbliche, ogni scuola ha ospitato momenti preparatori dedicati all’introduzione del linguaggio cinematografico, mentre i docenti hanno partecipato a una lezione specifica sul ruolo del cinema nella lettura critica del paesaggio urbano e dell’identità collettiva.
Il progetto ha permesso agli studenti di riscoprire la propria città in chiave nuova, imparando a leggerne le architetture, le strade, i volti e i silenzi attraverso la potenza narrativa del cinema. Roma è apparsa così come uno spazio vivo, attraversato da storie personali e collettive, da tensioni storiche e da speranze contemporanee.
Un’iniziativa che ha saputo coniugare cinema e formazione, stimolando negli studenti uno sguardo consapevole, critico e creativo sulla città e sul proprio tempo.