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Habitat Lago Maggiore: la rivoluzione dell’ospitalità passa dalle Tiny Houses

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Design, natura e sostenibilità si incontrano sulle rive del Lago Maggiore in un progetto premiato e visionario che ridefinisce il concetto di soggiorno

Sei eleganti unità abitative indipendenti, realizzate in legno e vetro secondo i più alti standard di sostenibilità e design, sorgono armoniosamente immerse nella natura incontaminata del versante svizzero del Lago Maggiore. Ogni struttura, pensata per offrire privacy e benessere, si fonde con il paesaggio circostante, regalando agli ospiti un’esperienza immersiva e rigenerante a contatto con l’ambiente. A renderle ancora più speciali è la gestione familiare: ogni dettaglio è curato con passione da chi in questi luoghi ha scelto di vivere, trasformando l’accoglienza in una forma autentica di condivisione. È questo il cuore pulsante di Habitat Lago Maggiore, un ecosistema turistico innovativo che ridefinisce il modo di abitare e viaggiare, coniugando comfort, spiritualità e rispetto per la natura.

Più che un semplice albergo, Habitat è un nuovo paradigma di accoglienza. Un microcosmo in cui design, spiritualità e sostenibilità si fondono in un’esperienza unica. Le sei unità – firmate dall’eccellenza italiana Pagano – prendono il nome daisette chakra e sono progettate per offrire un soggiorno ad alto impatto emotivo ed energetico, grazie anche a una particolare conformazione naturale del luogo, validata da studi specialistici.

Le esigenze dei viaggiatori stanno cambiando,” afferma Elia Frapolli, ideatore e gestore del progetto. “Abbiamo voluto creare uno spazio che unisca la sostenibilità abitativa con l’equilibrio tra vita privata e professionale. Insieme a mia moglie Adriana e ai nostri tre figli, vogliamo proporre un ritorno autentico alla connessione tra lavoro e vita, dove ogni ospite possa sentirsi parte della nostra famiglia.

Premiato agli Hotel Innovation Award 2022 e sostenuto dall’Aiuto svizzero alla montagna, Habitat Lago Maggiore include anche una suite multifunzionale per attività di gruppo, una unità completamente accessibile, una piazza all’aperto e una bottega con prodotti locali.

Il progetto nasce dall’incontro tra eccellenze italiane e svizzere. “Ogni nostra costruzione è un’opera sartoriale, pensata per dialogare con il contesto e con chi la abita,” afferma Andrea Pagano, CEO dell’omonima azienda italo-svizzera specializzata in edilizia in legno di lusso. “Unendo un materiale vivo e antico come il legno a tecnologie costruttive all’avanguardia, diamo forma a un’architettura che respira con il paesaggio.”

Anche Christian Rivola, architetto e fondatore di atelier ribo+, sottolinea la filosofia del progetto: “Abbiamo voluto realizzare un’architettura leggera, coerente e sostenibile. Le abitazioni hanno dimensioni contenute, connessioni quasi invisibili e forme essenziali che si armonizzano con il paesaggio, dimostrando che si può costruire senza invadere.

Con Habitat Lago Maggiore prende vita un nuovo modello di ospitalità che unisce eccellenza progettuale, sensibilità ambientale e calore umano, offrendo una risposta concreta alle nuove esigenze del turismo contemporaneo.