Si indaga nell’ambiente delle persone senza fissa dimora. Gli inquirenti sulle tracce di un uomo
ROMA – Adesso si sa chi sono. E che c’è un terribile legame tra i due ritrovamenti. I due corpi senza vita spuntati all’improvviso tra i sentieri di Villa Pamphili, a Roma, sono di una donna romena senza fissa dimora di circa 40 anni e di sua figlia, 5 mesi appena. Le identità, scrive il Corriere della Sera, sarebbero già state accertate grazie alle impronte presenti in banca dati, in attesa della conferma del DNA.
Le attenzioni degli inquirenti si concentrano ora su un uomo dell’Est, presumibilmente legato alle due vittime. Una presenza già segnalata da un testimone, che avrebbe visto più volte il terzetto nei pressi dell’area del parco dove è avvenuto il ritrovamento.
La procura ha aperto un fascicolo per duplice omicidio. L’autopsia, prevista per martedì, potrebbe dare le prime risposte.
Dai primi rilievi sarebbe emerso che la donna sarebbe morta ore prima della bambina, anche se non ci sono segni evidenti di violenza sul corpo della donna, trovato seminascosto in un sacco nero con un braccio che spuntava fuori, nei pressi dell’inferriata di via Leone XIII. La neonata, invece, è stata trovata circa 200 metri più in là, fra le sterpaglie.
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