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Inaugurato il largo dedicato allo scrittore Stefano D’Arrigo

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Trevi Nel Lazio, Grazioli: “A 50 anni dalla pubblicazione di “Horcynus Orca”, rendiamo omaggio all’autore che trovò ispirazione nel nostro territorio”

Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla pubblicazione del  più grande romanzo italiano di mare del Novecento di Stefano D’Arrigo “Horcynus Orca”  pubblicato il  25 febbraio del 1975 da Mondadori, ad oggi ritenuto un capolavoro della letteratura italiana e per l’occasione è stata presentata una  nuova edizione del romanzo, ad opera di Rizzoli con importanti integrazioni  un saggio di Giorgio Vasta, l’introduzione dell’immancabile Walter Pedullà, storico amico e studioso di D’Arrigo,  e una postfazione della prof.ssa Siriana Sgavicchia (docente di letteratura italiana all’Università di Perugia).  Quest’ultima stamani ha presenziato agli Altipiani di Arcinazzo, alla manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale di Trevi Nel Lazio guidata dal Sindaco l’avv.Silvio Grazioli, che già nel 2015 in occasione dei 40 anni dalla pubblicazione dell’opera volle ricordare lo scrittore D’Arrigo che redasse gran parte dell’opera durante il suo soggiorno presso l’hotel San Giorgio agli Altipiani di Arcinazzo, con un convegno ed una targa apposta proprio dinnanzi l’entrata della struttura. Da li nel 2019 nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di D’Arrigo nella città natale ad Ali Terme in provincia di Messina, una manifestazione che siglò un gemellaggio culturale nel nome dello scrittore tra Trevi ed Ali Terme, ed infine oggi con l’intitolazione del largo d’innanzi l’hotel a Stefano D’arrigo. Per l’occasione erano presenti il Sindaco di Arcinazzo Romano Luca Marocchi, di Piglio Mario Felli, i consiglieri comunali di Trevi Luciano Paris e Riccardo Riggi. “Omaggiamo oggi uno scrittore quale è stato Stefano D’Arrigo -ha esternato il Sindaco Grazioli-  e mi preme ricordare  la figura dell’avv. Pasquale Germano, tra i promotori delle passate iniziative dedicate a D’Arrigo nel nostro territorio fino ad oggi. L’opera  “Horcynus Orca”, è  storia di vita e morte, di un viaggio e di una metamorfosi, tra mitologia e seconda guerra mondiale. D’Arrigo ha scritto  un poema romanzo irripetibile, lui è stato, inimitabilmente, l’uomo nuovo della letteratura italiana, con un linguaggio rinnovato. Il suo protagonista è l’antieroe per eccellenza, così, nel suo irripetibile poema-romanzo, raccontò gli ultimi giorni di vita del pescatore ‘Ndrja Cambrìa, marinaio che torna da Napoli in Sicilia, a Cariddi, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che attraversa lo Stretto tra fere, grandi delfini, femminote, e un’orca feroce, che è vita e morte, destino del protagonista. Sapere che durante il suo soggiorno agli Altipiani di Arcinazzo, girando e visitando i luoghi limitrofi, ha avuto una grande ispirazione nel completare l’opera è di grande orgoglio, non solo per Trevi Nel Lazio, ma per tutto il territorio anche per Piglio, Arcinazzo, Subiaco, Alatri   e  Fiuggii”.Un momento importante -hanno commentato i due Sindaci- che valorizza il territorio, un plauso al Sindaco Grazioli, che mostra costantemente attenzione alla storia e promozione della zona”. “E’ emozionante conoscere i luoghi in cui uno scrittore è vissuto -sottolinea la prof.ssa  Sgavicchia- sono stata qui 10 anni fa nel primo convegno dedicato a D’Arrigo, ed ho parlato con diverse persone che lo hanno conosciuto ed accompagnato a conoscere il territorio, in particolar modo in un luogo che è il monte Autore, dove vi è uno sperone, un ‘immagine del luogo che è stata di  grande ispirazione per la sua opera”. Sono seguite delle belle testimonianza di cui ha conosciuto D’Arrigo durante il suo soggiorno agli Altipiani di Arcinazzo, ed anche quella di suo nipote, che ricordava vivamente il periodo che insieme alla sua famiglia vennero da Roma  a trovarlo nell’albergo San Giorgio dove soggiornava. Dunque la toponomastica del territorio si arricchisce ricordando una figura importante per la letteratura italiana, ed è triste vedere che ancora una volta le manifestazioni  organizzate per il territorio, vengano snobbate dai consiglieri di minoranza di “Unione e Cambiamento” che dicono di voler collaborare con l’Amministrazione, ma denigrano le iniziative sociali e culturali organizzate dall’Amministrazione Grazioli, alle quali vengono sempre invitati, un comportamento che sottolinea lo spregio per il territorio.