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Paolo Battaglia La Terra Borgese: “I temi (in)felici del Governo Meloni letti con Cezanne”

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Gli oppositori di questo Governo (Fratelli d’Italia e compagnia bella) condotto da Giorgia Meloni, urlano – riferisce Paolo Battaglia La Terra Borgese -, in ogni dove, che i tanto magnificati segnali di ripresa italiana in tema di disoccupazione, economia, benessere e rapporti internazionali siano in realtà dati di ingegneria propagandistica, e che l’Italia attraversa invece tutt’altra situazione, anche, o principalmente, in termini di povertà e sanità; e, che, l’unica macchina che questo Governo riesca a far funzionare sia l’industria bellica, i cui produttori si arricchirebbero grazie a talune scelte politiche

È che la gente muore o si droga o va al bingo…

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Certo rileva Paolo Battaglia La Terra Borgese, che, nessun governo, di destra o di sinistra, o di altro, ha mai tutelato pienamente il consumatore, obbligando – ad esempio – le società di assicurazioni a proporre al Cliente il rimborso di un danno risarcito a terzi per un sinistro stradale. Così che, allo stato delle cose, un assicurato si può malamente ritrovare con due classi di merito in più a fronte di un paradossale risarcimento di appena 50 euro (Gulp, direbbe Paperino). Assurdo.

Sarebbe, infatti, più sensato, più giusto, logico, che, per ogni sinistro, la compagnia di assicurazioni fosse obbligata dalla legge, e dalla legge morale, a informare/ricordare al Cliente tale possibilità. Ma tant’è, dice la signora Rassegnazione.

E vale la pena di fare un secondo, qui ultimo esempio (altrimenti non basterebbe tutto il web per esaudire le citazioni), del caso.

È il caso dei prezzi dell’energia luce e gas va avanti Paolo Battaglia La Terra Borgese: politica minuscola (e puttana) e impresa hanno inventato di tutto, tranne la cosa più semplice che si poteva fare: imporre ai signori fornitori di luce di dichiarare, al consumatore, il prezzo al chilowatt, senza se e senza ma; e imporre ai signori fornitori di gas di dichiarare, al consumatore, il prezzo al metro cubo, senza se e senza ma. Ma tant’è, dice la signora Ignavia, parente stretta della signora Rassegnazione.

La Maison du pendu, Auvers-sur-Oise, un simbolo da contrapporre ai temi felici cari a questo Governo.

La casa dell’impiccato, Auvers-Sur-Oise (La Maison du pendu, Auvers-sur-Oise) è la prima opera che Paul Cézanne riuscirà a vendere a un collezionista. Ne ricaverà 300 franchi.

Si tratta di un dipinto realizzato nel 1873 in olio su tela di 55,5 x 66,3 cm conservato al Museo d’Orsay di Parigi in Francia.

Storico

  • 1874, nella collezione del Conte Doria, acquistato dopo l’esposizione del 1874
  • fino al 1899, nella collezione del signor e della signora Victor Chocquet, scambiata con il conte Doria per “Neige fondante”
  • 1899, Asta Veuve Chocquet, Parigi, Galerie Georges Petit, 1-4 luglio 1899, parte del lotto n. 106
  • dal 1899 al 1911, nella collezione del conte Isaac de Camondo, Parigi, acquistato alla vendita Veuve Chocquet nel 1899 su insistenza di Claude Monet
  • 1911, accettato dallo Stato come legato ai Musei Nazionali del Conte Isaac de Camondo per il Museo del Louvre (commissione del 27/04/1911, consiglio dell’08/05/1911, decreto del 23/11/1911)
  • 1911, attribuito al Museo del Louvre, Parigi
  • dal 1911 al 1947, Museo del Louvre, Parigi (esposto dal 1914)
  • dal 1947 al 1986, Museo del Louvre, Galleria Jeu de Paume, Parigi
  • 1986, assegnato al Musée d’Orsay, Parigi

Esposizioni

  • Prima mostra impressionista, Parigi, Francia, 1874
  • Esposizione universale, Parigi, Francia, 1889
  • Salone d’autunno, Parigi, Francia, 1904
  • Cézanne, Parigi, Francia, 1936
  • Mostra di tredici capolavori provenienti dal Museo del Louvre, Cahors, Francia, 1945
  • Centenario dell’Impressionismo, Parigi, Francia, 1974
  • Cézanne, Parigi, Francia, 1995
  • Parigi-Bruxelles/Bruxelles-Parigi, Parigi, Francia, 1997
  • Cézanne e il Giappone, Yokohama, Giappone, 1999
  • Cézanne – Pissarro. Making Modernism, New York, USA, 2005
  • Cézanne – Pissarro. Making Modernism, Los Angeles, Stati Uniti, 2005
  • Cézanne – Pissarro 1865-1885, Parigi, Francia, 2006
  • Impressionismo: un nuovo Rinascimento, Madrid, Spagna, 2010
  • Nascita dell’Impressionismo. Capolavori dal Musée d’Orsay, San Francisco, Stati Uniti, 2010
  • Nascita dell’Impressionismo. Capolavori dal Musée d’Orsay, Nashville, USA, 2010
  • Cézanne e Parigi, Parigi, Francia, 2011
  • Cézanne. Parigi-Provenza, Tokyo, Giappone, 2012

Questa Casa dal nome sinistro costituisce l’anello di congiunzione tra Cézanne e l’Impressionismo. Cézanne partecipa al movimento impressionista fin dall’inizio, conservando però una propria indipendenza di spirito e di linguaggio, che lo porteranno lontano. La sua preoccupazione dominante per la forma lo indurrà a costruire intellettualmente un’opera d’arte, fino a scoprire che in natura tutto si può ridurre alle forme elementari del cono, del cilindro e della sfera: formula che servirà di stimolo ai Cubisti.

Anche in questo quadro tuttavia sono evidenti alcune caratteristiche dello stile di Cézanne: la verticale dell’albero, a due terzi della composizione, si allinea con la verticale del muro; tutte le altre linee divergono, formano angoli acuti, con coraggiose diagonali che creano una sensazione d’inquietudine e di dolore.

Nel villaggio di Auvers-sur-Oise, dove Cézanne si era trasferito nel 1873, ospite del dottor Gachet, si parlava con timore di questa “maison du pendu”. Perché dunque lui la scelse proprio per un quadro?

Nella seconda metà dell’Ottocento circolava in certi ambienti più avanzati uno spirito drammatico e un po’ sovversivo, diffuso dalla letteratura a sfondo sociale e in particolare dai romanzi di Zola (che fu amico d’infanzia di Cézanne).

È probabile quindi che l’artista abbia visto nella casa dell’impiccato un simbolo da contrapporre ai temi felici e borghesi cari agli Impressionisti.

La severità del carattere di Cézanne si accordava male con la gioia di vivere espressa dai quadri dei suoi contemporanei.

Il dottor Gachet era il medico che curò Van Gogh: appassionato di pittura, amico degli artisti, mise insieme una collezione di prim’ordine, sulla quale non volle mai speculare e che suo figlio donò poi al Louvre.

E le cose belle di un Governo? Abbiamo chiesto a Paolo Battaglia La Terra Borgese

In effetti, la grammatica di un popolo, della sua lingua, è solo opinione, non può essere altro, che opinione. Tant’è che la grammatica è diversa secondo il periodo e le circostanze in cui essa è “correttamente” applicata. E la sintassi, come pure quella della politica, è necessariamente censura.

W l’ignoranza.