Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Non si era rassegnato alla fine del suo matrimonio e per questo aveva deciso di farla pagare alla sua ex moglie. Per questo motivo, un cittadino serbo di 49 anni residente in città, è stato dapprima deferito in stato di libertà per il reato di atti persecutori (art. 612 bis c.p.) e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612 ter) e poi arrestato. Questi i fatti.
I Carabinieri del Comando Stazione di via dell’Istria hanno eseguito una ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti dell’uomo ritenuto responsabile dei reati suddetti.
L’indagine ha avuto origine dalla denuncia sporta dalla vittima, una donna serba classe 85, ex moglie dell’arrestato, che ha riferito di aver subito, dal 2019 ad oggi, reiterate condotte vessatorie nel corso della relazione e successivamente alla sua interruzione. La donna veniva pedinata, subiva umiliazioni e appostamenti da parte dell’ex marito, che la tormentava anche con continue telefonate e messaggi. Stanca di dover subire questi attacchi psicologici, decideva di rivolgersi alle forze dell’ordine denunciando la situazione di stress e paura che stava vivendo ad opera dell’uomo.
Dalle indagini è emerso poi che l’uomo, oltre alle condotte vessatorie, aveva diffuso a terzi, rubando le immagini dal cellulare della donna dove erano conservate, video a contenuto sessualmente esplicito che la ritraevano, con l’intento evidente di arrecare umiliazione e disagio alla ex moglie.
L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trieste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’arresto dell’uomo rappresenta un importante risultato nella lotta contro la violenza di genere e la diffusione non consensuale di materiale intimo.
L’Arma dei Carabinieri ribadisce il proprio impegno nel fornire supporto e tutela delle vittime di tali reati, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a denunciare senza timore.