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L’arte insolente della sordità

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Piglio, Da più di un anno, continuano a mancare i loculi cimiteriali: cittadini costretti a chiederli in prestito

“La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti” (Ugo Foscolo), è  d’obbligo  la citazione di Foscolo quando si parla del civico cimitero di Piglio, per le sue condizioni.  L’incuria, i maestosi cipressi  (all’80% secchi dal famoso cancro dei cipressi, e pericolosi) sono le immagini  che più descrivono la situazione, ma realmente è un problema di civiltà e di gestione, compito dell’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Felli, che come la marchesa Maironi (personaggio dell’opera di Fogazzaro “Piccolo Mondo Antico”)  “..sa praticare l’arte insolente della sordità, come tutti coloro che assolutamente vogliono un mondo secondo il proprio comodo e il proprio gusto..”, in questo caso il gusto equivale ad indifferenza e superficialità , in un processo che dura da più di 10 anni, che sta portando al disfacimento di un paese. E’ dall’ottobre del 2023 che la comunità pigliese, attende la realizzazione di una batteria di 96 loculi cimiteriale, nel frattempo da più di un anno, i parenti dei defunti devono  chiedere a persone titolari di un loculo, la cortesia di prestarglielo per far sostare temporaneamente il proprio caro, in attesa della realizzazione dei loculi. Considerando poi che successivamente dovranno essere nuovamente spostati (a proprie spese) per essere ricollocati nei nuovi loculi. Certamente alla loro realizzazione non saranno disponibili più 96 loculi, considerando che un quarto sarà già occupato da chi attende. “E’ una situazione paradossale –commentano alcuni cittadini in uscita da una visita al cimitero-  che  non accade negli altri centri limitrofi, dove evidentemente chi amministra ha più rispetto per i defunti e le famiglie di questi. Purtroppo non è la prima volta che si giunge a questa situazione. In questi 10 anni di amministrazione Felli è la terza volta, con l’acqua alla gola per carenza di loculi che in fretta si cerca di mettere una pezza. Questa volta però i tempi sono più lunghi, l’area individuata (nella foto) dove sono stati rimossi dei loculi e lì, ma  i lavori non iniziano”. Nella delibera di Giunta del 5  ottobre 2023 si stabilì per la costruzione di 96 nuovi loculi, accendendo inoltre un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di € 217 mila. Il 15 gennaio 2024 venne emanata l’ordinanza sindacale n.2 dal tema “Estumazioni salme nel civico cimitero” Prot. n. 440 del 15/01/2024. In questa il Sindaco Mario Felli riconoscendo la necessità ed urgenza della disponibilità di nuovi loculi e l’emergenza per cui non c’era tempo per realizzarne di nuovi, stabilì che il seguente 2 aprile iniziava la liberazione sia dei loculi che delle salme a terra (per un totale di 20), entrambe comprese nel periodo che va dal 1915 al 1961, quelle che per legge hanno il carattere di perpetuità. Il Sindaco attuò questa decisione in base all’art 92 del D.P.R. 285/1990, che per i loculi e salme perpetue ne prevede la revocabilità esclusivamente quando siano trascorsi 50 anni dall’ultima tumulazione e si determini una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del Comune e sempre che non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di un nuovo cimitero. Un caso estremo e criticato, considerando che le concessioni dei loculi cimiteriali a Piglio hanno una durata di 45 anni, pertanto nel rispetto D.P.R. 21.10.1975 n. 803, vi era la possibilità (stringendo i tempi) di recuperare i loculi in scadenza, o eventualmente incassare i pagamenti del rinnovo, che non avrebbero fatto male alle casse  magre del Comune di Piglio. Dopo la rimozione delle salme indicate, con Determinazione del Responsabile del Servizio n° 159 del 13.08.2024, venne liquidata la ditta Sublacense di Onoranze Funebri per la rimozione delle salme indicate nell’ordinanza sindacale. Successivamente venne pubblicizzato dal Comune l’avviso della gara S.U.A. n.80/2024 per i lavori di realizzazione dei 96 loculi per un importo di €158.140,00, il 10 ottobre 2024, l’apertura delle buste che indicò vincitrice una ditta di Anagni. A tre mesi di distanza, ad oggi non vi alcun segno di inizio lavori, ne un cartello che indichi un cantiere, c’è solo l’amarezza e la frustrazione di tante famiglie che devono pregare umilmente per avere in prestito un loculo per i propri cari defunti. Parafrasando Foscolo con fermezza e chiarezza si afferma che Piglio è un paese civile e non merita tutto ciò che sta accadendo.