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Ma che fine ha fatto “Il San Lorenzo Wine Festival”????

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Piglio, Non è mai decollato il tanto decantato turismo del Vino

Il  2 Dicembre 2021 a Roma presso l’enoteca regionale Vyta in Via Frattina si svolse la conferenza stampa per presentare il progetto “Arte da bere – Le dimore del vino”, gestito dal comune di Valmontone con il comune di Piglio, in partnership con 5 soggetti pubblici e 13 soggetti privati.  https://www.ilgiornaledellazio.it/2021/12/04/presentato-a-roma-il-progetto-arte-da-bere-le-dimore-del-vino/ Il programma veniva presentato come un importante progetto  strutturato per la valorizzazione e la crescita turistica del territorio. In quell’occasione erano presenti oltre ai membri del Direttivo della DMO gli amministratori di Valmontone ed il Sindaco di Piglio Mario Felli ed i due consiglieri delegati al turismo Matteo Celletti ed alla cultura Maria Grazia Borgia (nella foto).  Da questo  nuovo sodalizio  tra l’altro dovevano  realizzarsi: manifestazioni, corsi di formazione, serate a tema, fiere e sagre, sempre mirate alla promozione dei prodotti tipici locali. Al fine di mettere le basi per sviluppare il turismo e di conseguenza anche tutte le realtà che ad esso si allacciano, migliorare il sistema accoglienza e donare nuove opportunità al territorio coinvolto. “Con questo progetto  che include tutta una serie di manifestazioni –commentava  in quell’occasione il Sindaco di Piglio Mario Felli- si mette in evidenza una nuova e significativa sinergia volta ad accrescere la potenzialità turistica; un’azione che si presenta come l’inizio di una collaborazione nata con l’unico obiettivo di valorizzare e promuovere il nostro territorio.  Insieme con i consiglieri delegati al turismo Matteo Celletti e cultura   Borgia si sta  lavorando molto per ridare il giusto valore all’eccellenza del vino Cesanese del Piglio ed ha tutto il territorio di Piglio, vogliamo farlo rinascere e vogliamo  farlo non a parole, ma attraverso azioni concrete. Questa è una di quelle.”   “La parte culturale e di promozione territoriale è fondamentale –seguivano entusiasti i consiglieri Celletti e Borgia– abbiamo seguito con attenzione questo progetto  credendoci molto perché permette attraverso il nostro prodotto di eccellenza cioè il vino Cesanese, di  raccontare un territorio ricco e variegato che ha tanto da dare .  Stiamo lavorando credendo molto al binomio cultura-turismo u più fronti e con progetti molto ambiziosi per mettere in atto azioni che sapranno promuovere il nostro territorio nel giusto modo”.  Tutto ciò avveniva nel 2021, Ad agosto del 2022, eliminando la ventennale manifestazione “Calice Sotto Le Stelle”, dall’8 all’11 agosto ecco svolgersi in piazza Falcone e Borsellino, l’atteso evento la prima edizione del “San Lorenzo Wine Festival”, le cui aspettative erano alte, considerando che si parlava di Piglio “la Capitale del Vino Cesanese” e invece 4 serate deludenti, un flop, ciò lo dimostra il fatto che quest’anno niente San Lorenzo Wine Festival e si è corsi al riparo rispolverando Calici Sotto Le Stelle, evento di nicchia, per il costo ed il numero di partecipanti nel giardino del castello. Ma tutte quelle attività incluse in questa sinergia, che dovevano svolgersi durante l’anno: manifestazioni, corsi di formazione, serate a tema, fiere e sagre, che fine anno fatto??? Il consigliere Celletti ne sa qualcosa, visto che si parla di turismo? Il consigliere alla cultura Borgia, che sottolineava il binomio perfetto cultura-turismo, ne sa qualcosa? Il Sindaco Mario Felli che esaltava questa sinergia e come suindicato affermava : “……Insieme con i consiglieri delegati al turismo Matteo Celletti e cultura   Borgia si sta  lavorando molto per ridare il giusto valore all’eccellenza del vino Cesanese del Piglio ed ha tutto il territorio di Piglio, vogliamo farlo rinascere e vogliamo  farlo non a parole, ma attraverso azioni concrete. Questa è una di quelle….” era conscio di ciò di cui parlava o come al solito era una delle sue tante chiacchiere? Considerando il recente fallimento della storica Cantina Sociale del Cesanese del Piglio, dove il Sindaco Felli e l’Assessore delegato all’Agricoltura Francesco Fontana non hanno mosso un dito, sfugge il senso del concetto: “ridare il giusto valore all’eccellenza del vino Cesanese del Piglio”. E’ in questo  modo che l’amministrazione Felli parla di promuovere il territorio esaltando la cultura del vino????  In realtà in 10 anni questo territorio l’hanno abbandonato  ed è evidente che quest’Amministrazione continua a mostrare tutte le sue carenze , a questo punto non può neanche più dire che si “navigare a vista”, perché la nave sta affondando….e per nave s’intende Piglio e tutto ciò che include il suo territorio…..