Piglio, Allo stato degrado si aggiunge la carenza di loculi, ed un regolamento cimiteriale che tarda ad essere realizzato
Approfittando del ponte festivo da calendario, i cimiteri delle varie località d’Italia, compreso quello di Piglio , si riempie di visitatori, residenti, ma soprattutto pigliesi che per lavoro o scelte di vita risiedono fuori, e fanno anche un ritorno veloce per portare un saluto e un fiore ad un congiunto. Purtroppo hanno constatato e lamentato lo stato di abbandono in cui versa il cimitero di Piglio, più volte portato alla cronaca, senza nessuna risposta, replica o proposta da parte dell’Amministrazione Comunale che come sempre preferisce il silenzio piuttosto che da dire risposte alla cittadinanza. Alcune aree del cimitero comunale di Piglio sono interdette al transito dei visitatori, impossibilitati dal posare un mazzo di fiori o recitare una preghiera davanti al sepolcro del proprio caro. È solo uno degli aspetti che raccontano lo stato di degrado e di abbandono in cui versa ormai da tempo il cimitero pigliese. “Una situazione del cimitero sempre più indecorosa –commentano alcuni visitatori- È inconcepibile che un luogo sacro sia lasciato dall’amministrazione comunale in questo stato di abbandono. Ma non si tratta solo del dovuto e doveroso decoro, l’area rappresenta anche un pericolo per chi vi accede per far visita ai propri cari, visto che vi sono delle aree chiuse con nastri. L’Amministrazione non ha mai previsto alcun intervento di recupero del cimitero, cipressi altissimi con visibile patologia del cancro da cipressi, viabilità pericolosi tanto che si sono registrati infortuni, tombe abbandonate a rischio crollo, tombini e caditoie otturati dalla vegetazione, il degrado totale, è una chiara fotografia dell’indifferenza di quest’Amministrazione e come si dice: “Chi non ha rispetto per i defunti, non ha nemmeno rispetto per chi è ancora in vita”. Oltre all’evidente abbandono del civico cimitero, a breve c’è anche da risolvere la carenza di loculi. La carenza di loculi è divenuta un’altra emergenza, ne sono rimasti circa 15 nell’ultima batteria realizzata. Una situazione che ormai da tempo è emersa in tutta la sua drammaticità. Il cimitero risulta fortemente sottodimensionato rispetto alla richiesta di spazi e non si può più ritardare la risoluzione del problema, che sta creando numerosi disagi ai cittadini. Anche questo dimostra l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale. Il problema principale più volte sollevato all’Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Felli (come al solito promettendo di risolverlo e mai fatto), è che non esiste un regolamento comunale per la gestione del cimitero, dove tra l’altro vengano indicati i tempi delle concessioni. Il progetto più ampio , riguarda la realizzazione di nuove batterie di loculi ed aree di cappelle private, che può attuarsi in due modi : o attraverso l’espropriazione di un terreno limitrofo oppure recuperando l’ampio terreno posto all’entrata del cimitero dove ci sono sepolture risalenti alla fine dell’800 inizi del 900, con tombe abbandonate dove è impossibile risalire al nome del defunto talmente l’incuria e l’abbandono hanno cancellato il nome, e non risulta nessun familiare che si occupi delle stesse. Visto che è difficile per il Sindaco Mario Felli e la sua amministrazione comprendere questa fotografia, cerchiamo di rendere il concetto ancora più chiaro: il cimitero è un bene soggetto al regime del demanio pubblico ed il codice civile stabilisce che questo tipo di beni sono «inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi» appartengono al Comune. Le concessioni di loculi, le cappelle e tombe di famiglia, hanno durata a 99 anni se rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del D.P.R. 21.10.1975 n. 803 sono a perpetuità, quelle successive hanno validità inferiore a 50 anni ( ed il decennio specifico lo decide il Comune nel regolamento), rinnovabili previo pagamento di un canone che normalmente viene fissato ad un terzo del costo del loculo nel momento del rinnovo. Le disposizioni normative stabiliscono che il Comune, ha la facoltà di pronunciare la decadenza della concessione, previa diffida al concessionario o agli aventi diritto, se reperibili. Qualora non sia possibile il loro reperimento, la diffida viene pubblicata all’Albo Comunale e presso il cimitero per la durata di 90 giorni consecutivi. Trascorso tale termine, ove non ricorrano circostanze che giustifichino il rinvio, il dirigente dichiarerà la decadenza della concessione con atto da notificarsi nei modi di cui sopra ai concessionari o ai suoi eredi. Tale atto dovrà essere pubblicato ed esposto per 180 gg. all’albo Comunale e presso il cimitero. Il Comune provvederà a liberare dalle salme o dai resti il manufatto che tornerà in sua piena disponibilità. I resti saranno sistemati nell’ossario comune, che nel cimitero di Piglio è una batteria i cui resti sono in cassettine. La legge in materia è cristallina, e dà all’Amministrazione Comunale di Piglio uno strumento semplice e facile da attuare, dunque una volta stabilito nel regolamento comunale la durata della concessione che può essere a 30 anni (come il Comune di Roma) o di 35 anni (come i Comuni limitrofi a Piglio), si può avviare la procedura di recupero dei loculi occupati con concessioni scadute o in via di scadenza, avvisando gli eredi se vogliono o no rinnovare la concessione del loculo, se gli eredi non le rinnovano le salme vengono depositate in cassettine ed messe nell’ossario che a Piglio è una batteria di piccoli loculi, ed allo stesso tempo il Comune avrà recuperato i loculi e potrà nuovamente rivenderli. Stessa procedura per le sepolture a terra, in questo caso il Comune recupera una vasta area dove rivendere metrature per realizzarvi cappelle ed oltre a queste realizzare nuove batterie di loculi. Procedure che altri Comuni hanno già attuato mostrando l’alto valore di civiltà che purtroppo sembra mancare nella totale indifferenza dell’attuale Amministrazione Comunale del Sindaco Felli. A riguardo il consigliere di minoranza Elisabetta Fantini ha presentato un’interrogazione scritta al Sindaco, ma tutti sanno che i tempi di risposta del Sindaco Mario Felli sono molto lunghi. Come sempre rinnoviamo l’invito al Sindaco Mario Felli o ad un amministratore d’intervenire, perchè la cittadinanza possa avere delle risposte, che un’Amministrazione Comunale ha il dovere di dare ai suoi cittadini!!