“Un corteo partecipato. Sono state tante donne e gli uomini che questa mattina hanno sfilato dalla sede dello stabilimento Leonardo di Pomezia fin sotto il Municipio cittadino. Il rischio che lo storico stabilimento di via dell’industria possa chiudere i battenti, perché i vertici dell’azienda vogliono spostare la produzione a Cisterna di Latina e Roma Tiburtina, è concreto”. Lo fa sapere Fabrizio Fiorito, Segretario generale della Uilm di Roma e provincia nonché coordinatore regionale Uilm.
“Siamo soddisfatti dell’incontro che abbiamo avuto con il sindaco Zappalà – dice Fiorito – perché si è mostrato nettamente contrario alla chiusura dello stabilimento, esprimendo quindi contrarietà a tutta l’operazione di riorganizzazione messa in atto dall’azienda. Il primo cittadino ci ha assicurato che parteciperà ogni tavolo di confronto che verrà aperto su questa problematica”.
“L’impegno della Uilm sarà costante e continuo – aggiunge l’esponente sindacale – e sarà diretto a scongiurare il rischio che un’altra azienda lasci questo territorio, impoverendo sempre più il tessuto industriale e socioeconomico di questa area. Anche se nessun licenziamento ad oggi è previsto in Leonardo, non possiamo nasconderci che le ricadute di questa eventuale riorganizzazione si abbatteranno sull’indotto e che cento tra lavoratrici e lavoratori, con le rispettive famiglie, rischiano seriamente di perdere il lavoro da un giorno all’alto”.
“Tutte le aziende hanno una responsabilità sociale – conclude Fiorito – Leonardo ancor di più, visto che è a partecipazione statale. Avvieremo tavoli di confronto per monitorare costantemente questa vertenza”.
